Zucca in saor
Cena con amici.
Splendida serata.
Tra noi… un ragazzo venessian troppo simpatico e… bravissimo in cucina… Sandro.
Ad un certo punto la sua compagna racconta che, a Natale, Sandro ha preparato la zucca in saor riscuotendo grande successo.
Antenne di Martolina in modalità ON: zucca in saor?????
Gli ho dato tempo due giorni per inviarmi la ricetta… e io ho atteso la domenica successiva per gustarle alla presenza di ospiti-cavie.
Uno standing ovation.
La zucca in saor è facilissima, senza grassi, ricca di nutrienti… va beh… chissefrega delle vitamineeeee… è buonissssssssimaaaaaa!!!!
Ingredienti:
– 400 g. di polpa di zucca pulita dal verde esterno e dai semi (attenzione: la zucca è meglio che sia la zucca marina… detta suca baruca – che Sandro traduce in : verruca… è quella tutta verde e grinzosa…)
– 6 cipolle
– 50 g. di uvetta (fatta rinvenire in acqua tiepida e poi scolata)
– 50 g. di pinoli
– ¾ di bicchiere da tavola di aceto bianco
– olio evo q.b.
– sale e pepe q.b.
– qualche fogliolina di allora e chiodi di garofano se piacciono
Preparazione:
Tagliate la zucca a fettine abbastanza spesse, tipo melone, di circa 1 cm. e cuocetele al forno 10-15 minuti. Lasciate raffreddare.
Nel frattempo sbucciate le cipolle, affettatele sottilmente e cuocetele in un tegame con un po’ di acqua e un paio di cucchiai di olio evo; quando saranno morbide e trasparenti, sfumatele con l’aceto e aggiungete l’alloro e i chiodi di garofano, un pizzico di sale e pepe e lasciate cuocere per una ventina di minuti.
A questo punto si procede come le sarde in saor (Sandro dice… o come le soglioline in saor, il radicchio di Treviso ai ferri in saor, gli scampi in saor… dovrò provare tuttoooooo), cioè si prende una terrina di vetro e si fa uno strato di cipolle, si aggiunge qualche uvetta e qualche pinolo e uno strato di zucca, si ricopre con un altro strato di cipolla, uvetta e pinoli… e così via fino al termine della zucca. L’ultimo strato sarà quello di cipolle.
Chiudere il contenitore e lasciare la zucca in saor al fresco (non in frigo!) almeno 24 ore (io l’ho lasciata quasi tre giorni… perfetta!) prima di consumarla perché… “el saor più vecio ch’el xe e più bon el xe!”. Sandro docet.
questa non l’avevo mai sentita, è da provare, brava
Idea simpatica vero? Baciotti, Marta
L’ho mangiata in un ristorantino slow food pochi giorni fa e mi chiedevo come poterla preparare dato che ho una bella zucca che mi aspetta in cucina ed ecco che tu mi dai la ricetta! Bravaaaa!!!!
Elisabetta… è spettacolare mi credi???? Buonissssimaaaaa! Se la prepari poi raccontami! Buona giornata!