Pudding guerra e pace (War & Peace Pudding)

Il pudding guerra e pace nacque in Inghilterra durante la Prima Guerra Mondiale, quando il governo inglese invitava la gente a continuare a cucinare il pudding per patriottismo e, per tenere alto l’umore, forniva ricette alternative per prepararlo anche in periodi in cui i viveri erano razionati. Quella che vi proponiamo io e Lucia di unapennaspuntata.com per la nostra collaborazione “Un Avvento da gustare” è una versione del pudding guerra e pace alle carote e meno dolce rispetto al solito pudding. Infatti, lo zucchero si può anche omettere ma io vi consiglio di aggiungerlo, perché la quantità è minima. Nel Regno Unito, il problema dell’approvvigionamento alimentare durante le guerre è sempre stato particolarmente sentito perché, essendo un’isola, era abbastanza facile per i nemici bloccare il traffico navale in entrata. Quindi, c’è una vasta tradizione di “cibi finti” proposti durante le due guerre mondiali in sostituzione di altri piatti. Infatti, una delle ricette che ho consultato per fare il pudding guerra e pace consigliava di servirlo con della “finta confettura di albicocca”, che in realtà è una confettura di carote, che delle albicocche ha soltanto il nocciolo.
In tempo di guerra, gli ingredienti per il pudding di prugne erano difficili da trovare, così il Ministero dell’Alimentazione britannico promosse il consumo di carote e di patate nei dessert per sostituire ingredienti più costosi, come quelli che si trovano nel classico pudding festivo. La ricetta del pudding guerra e pace era fornita dal Ministero in opuscoletti, che furono realizzati per aiutare i cuochi a preparare una varietà di ricette con carote e patate e altre ricette austere ma creative, che spesso risultavano davvero deliziose. Così, nacque un “pudding guerra e pace” fatto di carote, patate e strutto e divenne una ricetta tipica delle feste per molte famiglie. La patata era spesso usata come alternativa ad altri ingredienti e le carote venivano utilizzate per il loro sapore dolce. Infatti, ad un certo punto, al posto del gelato sono state vendute, per i bambini, delle carote su bastoncini e le mele caramellate sono state sostituite dalle carote caramellate.
Il pudding guerra e pace è conosciuto anche come “pudding di Natale in tempo di guerra”. Su un blog ho visto addirittura una ricetta che usava una lattina di fagioli in scatola per cuocerlo. Quindi, se non avete lo stampo per zuccotto, niente paura: ci si adatta in modo ingegnoso con quello che si ha.

Di seguito vi lascio la ricetta, tratta dal libro “The Official Downton Abbey Christmas Cookbook” di Regula Ysewijn ma, rispetto all’originale, ho raddoppiato le dosi. QUI invece, trovate il contributo di Lucia per questa puntata.

Provate anche il Christmas pudding.




Provate anche il Christmas pudding.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione45 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura2 Ore
  • Porzioni6 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaInglese

Ingredienti

200 g patate (grattugiate)
150 g carote (grattugiate)
170 g farina 00
60 g pangrattato
60 g strutto (morbido a pezzetti)
5 cucchiai zucchero (opzionale)
2 cucchiaini pepe giamaicano (in polvere o mix di spezie o cannella)
2 cucchiaini bicarbonato
60 g frutta disidratata (io ho usato uvetta, mirtilli, ananas e albicocche)
q.b. rum (o brandy o acqua)
383,95 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 383,95 (Kcal)
  • Carboidrati 60,93 (g) di cui Zuccheri 26,33 (g)
  • Proteine 5,42 (g)
  • Grassi 10,97 (g) di cui saturi 4,08 (g)di cui insaturi 6,05 (g)
  • Fibre 3,14 (g)
  • Sodio 823,09 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 122 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti

1 Ciotola
1 Colino
Forbici
Carta forno
1 Ciotola Capiente
1 Grattugia
1 Ciotolina
1 Cucchiaino
1 Cucchiaio di legno
Spago da cucina
Alluminio o canovaccio
1 Pentola Capiente
1 Piatto da forno o sottopentola
1 Coperchio
1 Stampo
1 Stampo per zuccotto da 1,5 l (ma va bene anche più piccolo)

Passaggi

Per preparare il pudding guerra e pace, per prima cosa mettete la frutta in una ciotola con il rum (oppure il brandy o l’acqua) per circa mezz’ora per farla reidratare, dopodiché scolatela e strizzatela.
Intanto, imburrate abbondantemente uno stampo per zuccotto da 1,5 l (ma va bene anche un po’ più piccolo).

Poi tagliate un disco di carta da forno grande quanto il fondo dello stampo e premetelo sul fondo in modo che aderisca al burro: questa operazione renderà più facile sformare il pudding quando sarà pronto per essere servito.

A questo punto, in una ciotola capiente, unite le patate, le carote, la farina, il pangrattato, lo strutto, lo zucchero ed il pepe pestato nel mortaio.
Poi in una ciotolina fate sciogliere il bicarbonato nell’acqua, dopodiché aggiungetelo al composto di patate e carote e mescolate con un cucchiaio di legno, fino a quando gli ingredienti saranno distribuiti in modo uniforme.

Quindi, trasferite l’impasto sul piano di lavoro infarinato e lavoratelo fino a formare una palla liscia. Non preoccupatevi se sembra secco: dopo averlo lavorato per pochi minuti, si legherà. Poi appiattitelo leggermente, aggiungete la frutta secca e lavorate l’impasto per distribuirla in modo uniforme, dopodiché dategli la forma di una palla.

Ora trasferite l’impasto nello stampo e schiacciatelo leggermente. Poi tagliate un disco di carta da
forno più grande di una decina di centimetri rispetto al diametro della parte superiore dello stampo. Quindi, formate una piega stretta al centro del disco in modo che la carta possa allargarsi con il vapore durante la cottura, dopodiché adagiate la carta da forno sulla superficie del pudding. Poi piegate verso il basso la carta che sporge dal bordo e fissatela con dello spago da cucina. Ora coprite la carta con un foglio di alluminio o con un canovaccio, formando di nuovo una piega stretta al centro. Quindi, legate l’alluminio o il canovaccio con lo spago da cucina, realizzando un piccolo manico su entrambi i lati dello stampo, così da poterlo estrarre dalla pentola dopo la cottura.

A questo punto, prendete una pentola con il fondo spesso, che possa andare in forno e che sia abbastanza grande per contenere lo stampo del pudding e consentire al vapore di circolare. Poi, sul fondo della pentola ponete un piattino rovesciato (o un sottopentola), assicurandovi che possa andare in forno, e versate dell’acqua bollente nella pentola, arrivando fino a circa 1/3 della pentola. Quindi, ponetevi sopra lo stampo, copritelo con un coperchio (coprendo l’eventuale foro con della carta da cucina) e trasferite in forno.

Ora fate cuocere il pudding in forno preriscaldato (io ho usato la funzione statica) a 165° per due ore, controllando il livello dell’acqua dopo la prima ora e aggiungendo altra acqua bollente, se necessario, per mantenere il livello originale.

Quando il pudding è cotto, usando i manici di spago, sollevate delicatamente lo stampo dalla pentola. Poi tagliate lo spago e rimuovete l’alluminio e la carta da forno. A questo punto, capovolgete un piatto da portata sopra lo stampo, girate lo stampo e il piatto insieme, sollevate lo stampo e staccate la carta da forno.

Infine, tagliate il pudding a fette e servitelo preferibilmente caldo ma è buono anche freddo.

Io l’ho accompagnato con della confettura di albicocca. Una delle ricette che ho consultato per fare il Pudding Guerra e Pace consigliava di servirlo con della confettura di carote, detta di “finta albicocca”: c’era anche la ricetta per realizzarla ma non l’ho fatta perché prevedeva i noccioli di albicocca e a novembre non avrei saputo dove trovarli, così ho optato per la confettura di “vera” albicocca.

Nella ricetta originale viene utilizzato il grasso di rognone, che può essere sostituito dallo strutto o dalla sugna.

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