I pasticci di casa mia

Maccheroni di semola di grano duro

Maccheroni di semola di grano duro, questa sarebbe la traduzione del meno elegante ma di sicura comprensione per un salentino “Minchiareddhi de granu” eh sì va specificato di cosa sono fatti perchè i “minchiareddhi” più famosi e più graditi sono quelli con farina di orzo, molto più scuri e molto più saporiti. Io non sono molto esperta nella realizzazione di questo tipo di pasta, e proprio per questo motivo ve li voglio proporre, se son capace io, potete farcela anche voi. Mie care conterranee non mi rivolgo a voi, so che tutte siete bravissime nel preparare la pasta fresca in ogni suo formato, ma mi rivolgo a chi non è una pugliese o se lo è, come lo sono io, non si è mai comunque cimentata. Vi posso dire però che la perseveranza premia, le mie orecchiette, da quando ne abbiamo parlato e vi ho mostrato il video tutorial sono notevolmente migliorate e sono sicura che anche i miei maccheroni miglioreranno. Sotto vi metterò la foto dei maccheroni bruttissimi e pure il video tutorial per la loro realizzazione, ma anche la foto di orecchiette e maccheroni “pasta maritata”, dove potete vedere i miei miglioramenti.

Maccheroni di semola di grano duro
Maccheroni di semola di grano duro

Maccheroni di semola di grano duro

Ora la foto dei miei miglioramenti

I miei miglioramenti
I miei miglioramenti
Ingredienti

gr. 500 semola di grano duro (possibilmente varietà Senatore Cappelli)
gr. 270 acqua (dose indicativa)
1 pizzico di sale
il ferro apposito o in sostituzione un ferro da calza

Preparazione
  • In una ciotola versate la farina, il sale e buona parte dell’acqua ed iniziate ad impastare, aggiungetene sino a quando ne richiede, tenendo presente che dovrete ottenere un impasto molto sodo, non deve assolutamente appiccicare. Lasciate riposare l’impasto coprendolo con un canovaccio, una mezz’ora
  • passato il tempo di riposo, riprendete la pasta, staccatene un pezzetto alla volta e formate dei filoncini sottili, che poi taglierete a tocchetti di un paio di centimetri.
  • con l’apposito ferro, oppure un ferro da calza o uno spiedino, iniziate a formare i maccheroni:
  • tenendo il ferro con la mano destra, appoggiatelo su un tocchetto di pasta e con il palmo dela mano sinistra, senza fare un’eccessiva pressione fatelo scivolare verso di voi, sino a che non formerete il maccherone, sfilatelo delicatamente e procedete così per ogni tocchetto di pasta. Io faccio ruotare più volte, ricordo invece mia madre che con un solo gesto veloce formava in un attimo i maccheroni. Ho visto anche delle massaie che appoggiavano un pezzo di pasta per ogni estremità e ne facevano due alla volta. Godetevi questo brevisimo video, così capirete meglio la tecnica.

Come potete vedere, la tecnica non è difficile, solo bisogna attenersi ad due regole fondamentali, l’impasto dev’essere sodo altrimenti si appiccicherà al ferro e non riuscirete più a sfilarli, infatti in questa occasione era leggermente più morbida del dovuto e alcuni mi si sono attaccati un pochino, nella seconda foto invece, fatti in precedenza, pur non essendo perfetti, si vedono che sono tutti belli tondi. Il secondo consigi è quello di non premere molto mentre si fanno rotolare, altrimenti si attaccheranno al ferro. Tenete sempre pulito l’attrezzo che usate, se rimangono residui di pasta, avrete sempre lo stesso problema, quindi mentre lavorate, fermatevi un attimo e ripulitelo.
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Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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