RATAFIA’

078

Con le amarene mature prepariamo il Ratafià che deve il suo nome ad un’espressione notarile: “UT RATA FIAT” ( sia ratificato l’atto steso). In passato alla stipula di un contratto, era di norma brindare con un liquore alla ciliegia fatto in casa, con due prodotti del territorio: il vino rosso Montepulciano d’Abruzzo e le amarene.

La preparazione del Ratafià di amarene in Abruzzo, fa parte “dell’alchimia familiare”, quasi un rito che si tramanda di generazione in generazione, come un filo sensoriale mai interrotto con il passato.

Così ogni anno, a fine giugno, quando l’alberello dell’orto-giardino di famiglia rosseggia generosamente dei frutti maturi, procedo alla raccolta manuale, selezionando accuratamente le amarene più belle e più sane.

Tiro fuori la bottiglia di vino rosso e in un grande vaso di vetro metto a dimora tutti gli ingredienti.

Pongo il vaso nel punto più assolato del balcone, dove dovrà restare per quaranta giorni . Poi, finalmente a San Lorenzo, si imbottiglia.

Certo,  è un impegno ricordarsi di rientrare il vaso tutte le notti e nei giorni senza sole, ma alla fine poter gustare quel bicchierino di Ratafià in compagnia, sicuramente ripaga la lunga attesa.

1 kg di amarene mature

1 l di vino rosso Montepulciano d’Abruzzo

3 dl di alcol a 95°

300 g di zucchero semolato

10 foglie di amarene

3 baccelli di anice stellato

1 bastoncino di cannella

Procedimento:

Lavate le amarene, eliminate il picciolo e lasciatele asciugare. Mettetele in un capiente vaso di vetro insieme alle foglie e le due spezie. Versate il vino, chiudete ( avendo cura di non riempirlo fino all’orlo) ed esponete al sole per quaranta giorni. Alla scadenza filtrate il liquido per tre volte, aggiungete l’alcol e lo zucchero e lasciate riposare una notte. Imbottigliate il Ratafià con una manciata di amarene. Lasciate riposare in luogo buio per un mese prima di consumarlo. Il Ratafià invecchiando diventa più buono.

020

Il mio articolo su Abruzzissimo Magazine giugno 2020