La fondue chinoise è un piatto che ho conosciuto diversi anni fa in montagna, da allora me ne sono innamorata, tanto che ogni anno con il mio fidanzato andiamo nello stesso ristorante e ne facciamo scorpacciata. E’ una ricetta a base di carne dalla semplicità addirittura imbarazzante, infatti la carne si presenta in tavola ancora cruda, e ogni singolo commensale provvede a cuocere la propria porzione all’interno di una pentola da fonduta che si chiama caquelon, ricolmo di un buon brodo aromatizzato, sotto il quale viene posta una fiammella per mantenere il cibo caldo: è per questo che la ritengo perfetta per una cena tra amici, basta infatti preparare in anticipo gli ingredienti, e la padrona di casa può sedersi tranquillamente a tavola con tutti i commensali senza dover fare avanti e indietro dai fornelli.
La fondue chinoise, come il nome stesso suggerisce, è un piatto che viene da lontano: proviene infatti dalla cucina cinese o dell’estremo oriente in genere. Non ho idea di come ci sia arrivata, alla fine è diventata un piatto molto comune nelle zone di montagna, in Piemonte o in Svizzera.
La mia versione di questo piatto è più o meno inventata, poiché non ho trovato una ricetta univoca da seguire, e al ristorante dove l’ho conosciuta sono stati (giustamente) piuttosto vaghi sugli ingredienti del brodo…
Fondue Chinoise
Ingredienti per 4 persone:
- 800 gr di carne di manzo e di vitello (il taglio a scelta, purché magro) tagliata finemente come per il carpaccio (Si possono adoperare anche altri tipi di carne, come pollo, maiale, ovviamente a piacere, oppure anche del pesce, ad esempio gamberi. Io mi sono limitata)
per il brodo:
- 2 l di brodo di manzo, preparato con cipolla, aglio, alloro, carote, sedano (Volendo fare alla svelta, va bene anche il brodo pronto o addirittura il brodo di dado, ovviamente il brodo fatto in casa ha il vantaggio di essere personalizzato a piacere)
- 1 bicchiere di vino rosso
- qualche goccia di tabasco
- 1 cucchiaino di salsa worcester
- 50 gr di funghi neri cinesi essiccati, chiamati anche Orecchie di Giuda
Per accompagnare:
- salse a piacere (maionese, salsa tartara, salsa tonnata, salsa rosa, ketchup, senape)
- Patatine fritte a piacere
Ho messo i funghi secchi a rinvenire in acqua bollente per qualche minuto. Dopo aver preparato il brodo di manzo, l’ho riversato direttamente nella casseruola di ghisa per fonduta, aggiungendo i vari ingredienti: il vino, il tabasco, la salsa worcester e i funghi precedentemente fatti ammollare. Ho messo sul fuoco a fiamma moderata per qualche minuto.
Ho pelato e tagliato le patate a rondelle sottili e le ho fritte (in veranda 🙂 per evitare odori in casa) con la friggitrice. Per chi non avesse friggitrice io consiglio di preparare le patate al forno, in modo da evitare di stare ai fornelli e perdersi tutta la cerimonia del mangiare tutti insieme.
Ho allestito la tavola con al centro il caquelon sopra ad un fornelletto acceso, con dentro il brodo ben caldo. ho disposto tutto intorno le ciotoline con le diverse salse, il piatto con la carne tagliata sottilmente, le immancabili patatine fritte e il pane, che pucciato in questo brodo ha sempre il suo perché.
Ogni commensale dispone di una lunga forchetta con il manico personalizzato, per distinguere il proprio bocconcino una volta che tutti immergono la carne nel brodo. Tagliata così sottile, la carne impiega pochi istanti per cuocersi e assorbire tutto l’aroma del brodo, si può mangiare così da sola o accompagnata dalle salse.
A questo punto l’atmosfera è perfetta, tutti i commensali mangiano seguendo i loro ritmi e la conversazione la fa da padrona, senza interruzioni di sorta. Non c’è niente di più bello, se non accompagnare la serata con una bella bottiglia di vino rosso.
buonissima *_* adoro questo genere di piatti sfiziosi!
Grazie! 🙂
Che meraviglia, sono anni che non faccio una fondue chinoise!
Vorrei dare un consiglio : Dopo aver consumato il piatto, una volta spento il pentolino è buonissimo bere il brodo con un goccio di Cherry !
Ciao Emanuele e grazie per il consiglio: lo proverò sicuramente!
Scusate, ma per la cronaca non é un piatto cinese o che viene dalla Cina. Viene da secoli consumato sulle alpi, in particolare in Svizzera. Il nome Chinoise viene dal fatto che in passato si metteva il pezzo (nella bourguignonne) e la fettina (nella chinoise) di carne su delle bacchette di legno, per immergerle nel brodo.
Le bacchette oggi sostituite dalle tipiche forchettine allungate, hanno fatto si che le persone la definissereo carne alla cinese… tutto li. Cmq provatela!
Grazie per la spiegazione! É sempre bello imparare cose nuove, questo piatto è stato una rivelazione di gusto per me, l’ho adorato dalla prima volta che l’ho assaggiato!
Ciao, io abito in Ticino (Svizzera) e per noi è una tradizione farci delle grandi scorpacciate in inverno di chinoise!
Io solitamente, così come ho imparato dai miei nonni, preparo il brodo vegetale dove cuocere la carne (tacchino, maiale, manzo e mini polpettine), servo con riso selvaggio, patatine fritte, sottaceti (cipolline, cetriolini, pannocchiette) e tante gustosissime salse! Spazio alla fantasia, curry, tartare, tonnata, salsa rosa, salsa al pepe, all’aglio!
Gnam gnam
Che meraviglia Laura, mi hai catapultato con la fantasia dentro questa bellissima immagine di convivio familiare!