Marmellata di albicocche “pellecchielle” fatta in casa

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Avete presente le albicocche del Vesuvio? Si chiamano “pellecchielle“, si esatto, proprio così! Sono tenere, dolci, succose e ricche di sali minerali e di potassio….E soprattutto tanto profumate! Le albicocche vesuviane hanno un aroma e un gusto inconfondibile, speciale… La pellecchiella è un’albicocca tipica delle mie zone e non potevo utilizzare questa specie per preparare la mia marmellata! La pellecchiella del Vesuvio è un frutto antico, prelibato, che cresce e matura nelle soleggiate terre Vesuviane, un vero prodotto d’eccellenza della Regione Campania, che detiene il primato nella esportazione delle albicocche, con circa 50-60 mila tonnellate di prodotto.

La maturazione avviene già a partire dalla prima metà di giugno, e le varietà conosciute sono più di quaranta ma la pellecchiella, a differenza delle altre varietà, ha una polpa particolarmente dolciastra, poco amarognola, è un ottimo ingrediente naturale per la preparazione di confetture, nettari, succhi di frutta, liquori e frutta sciroppata. Per la particolarità di questi frutti e per i sistemi di coltivazione ancora tradizionali, è stato richiesto per l’Albicocca Vesuviana il riconoscimento comunitario del marchio IGP. Io non so se riuscirete a trovare proprio questo frutto, visto che è tipico della mia zona vulcanica, l’importante è utilizzare frutti biologici e non trattati per realizzare un’ottima marmellata casalinga.

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La mia marmellata che vedete in ricetta è genuina e semplice, con pochi ingredienti, ho usato il classico limone per aromatizzare e non ho usato il fruttapec, non so, finora non ho mai sentito l’esigenza di utilizzarlo. Le mie marmellate vengono buonissime ugualmente, in circa un’oretta (o poco più) è pronta per essere invasata! Mi piace l’idea di una marmellata il più genuina possibile, come da tradizione. L’importante è utilizzare una certa percentuale di zucchero, che non scenda al di sotto del 45-50% rispetto al peso della frutta perchè esso funge anche da agente conservante.

Vediamo come ho preparato questa squisita marmellata di albicocche!

Ingredienti per circa 9-10 vasetti medio-piccoli (da 150-212 ml)*

  • 2 kg di albicocche (peso al netto dei noccioli)
  • 900 g di zucchero
  • succo e buccia di 1 limone biologico

* di solito utilizzo vasetti piccoli per praticità

Procedimento

Lavare le albicocche ed asciugarle. Basterebbe strofinarle ma io preferisco lavarle sotto l’acqua corrente. Eliminare il nocciolo e le parti della buccia che presentano macchie o ammaccature. Tagliarle in 2 o 4 parti e metterle nella pentola che userete per fare la marmellata, aggiungendo il succo del limone, la buccia del limone tagliata sottilmente con il pelapatate per evitare la parte bianca amara e lo zucchero.

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Mescolare e far macerare le albicocche in frigo per tutta la notte o per qualche ora coprendo la pentola col suo coperchio. Più la macerazione sarà lunga e più la marmellata sarà profumata e buona.

Al mattino o dopo qualche ora, si sarà formato lo sciroppo di zucchero, eliminare le bucce di limone e dare una mescolata con un cucchiaio di legno, per sciogliere bene lo zucchero che sarà depositato sul fondo.

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Porre la pentola sul fuoco medio e iniziare a cuocere per circa 30 minuti.

Eliminare con una schiumarola la schiuma che si formerà in superficie.

 

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Dopo circa 30 minuti da quando avete iniziato a cuocere la marmellata, frullare il tutto col minipimer (o frullatore ad immersione) se a voi piace, come me, una marmellata liscia, priva di grumi o pezzetti… Volendo, potete evitare questo passaggio e, quindi, se preferite i pezzi lasciatela così com’è o passatene solo 1/3 o metà.

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Dopo aver frullato, rimettere la pentola sul fuoco e far cuocere per altri 20 minuti circa, fino ad ottenere la densità giusta della marmellata.

Per capire ciò, occorre effettuare la “prova piattino“.

DSCN0146 Prelevare con un cucchiaino un po’ di marmellata e metterlo su un piattino posto precedentemente in frigorifero ed inclinatelo di 90°. Se vedete la marmellata colare subito, allora occorre cuocere ancora la marmellata. Se, invece, la marmellata risulta essere densa e cola piano per poi fermarsi, allora sarà pronta. Da questa prova dipende la fluidità o meno di una marmellata.

All’incirca, ci vorranno circa un’oretta affinché la marmellata senza fruttapec sia pronta, ma questo dipende anche dal tipo di frutta e dal grado di maturazione. Versare la marmellata in vasetti ermetici di vetro precedentemente sterilizzati, tappare e capovolgerli immediatamente per creare il sottovuoto.

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Per sterilizzare i vasetti

Io sterilizzo i vasetti facendoli bollire in una capace pentola per almeno 20 minuti (tempo che si calcola dal’inizio del bollore), avvolti da canovacci, per evitare che possano rompersi. Li faccio asciugare a testa in giù, poi li giro per fare in modo che si asciughino anche internamente. Si possono sterilizzare anche in forno, che è molto più comodo, disponendo i vasetti, con l’apertura verso l’alto, in forno a 100° e una volta raggiunta la temperatura desiderata lasciar i barattoli per 10-15 minuti all’interno del forno acceso. A 5 minuti dalla fine, mettete i coperchi, lasciando raffreddare a sportello chiuso.

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Dunque, versare la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati ed asciutti, tappare i vasetti e riporli a testa in giù per creare il sottovuoto.

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Lasciarli in questa posizione per qualche ora: in questo modo si sterilizzerà anche il tappo.

In verità, per una maggiore sicurezza, procedo con una seconda sterilizzazione per una completa sicurezza delle conserve casalinghe: faccio bollire i vasetti ripieni di marmellata in una pentola piena d’acqua, avvolgendoli con strofinacci, per 30 minuti circa dalla ripresa del bollore.

Far raffreddare in pentola. Dopodichè, asciugare i vasetti di marmellata, etichettarli indicando la data di produzione e conservarli in un luogo fresco e asciutto. La marmellata realizzata in questo modo si conserva per circa 2 anni, se conservata in condizioni ottimali, ovvero in un luogo fresco ed asciutto. Naturalmente, una volta aperto il vasetto, la marmellata andrà conservata in frigorifero, in cui si manterrà per una decina di giorni e, se avete un frigo no-frost o comunque bello freddo, si conserverà 15-20 giorni una volta aperta.

Vi piacciono le mie etichette?

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Ecco la mia marmellata naturale, con tre soli ingredienti:

frutta, zucchero e limone!

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Buonissima! Spalmata su una fetta di pane farete una merenda genuina!

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Se utilizzerete etichette carine, potrete regalare i vostri vasetti di marmellata: sono sicura che saranno un dono molto gradito.

La prepariamo?

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Pubblicato da dolcesalatoconlucia

Ciao a tutti, ho 30 anni, vivo e lavoro in prov. di Napoli e ho una grandissima passione per la cucina. Il mio interesse è rivolto parimenti al dolce quanto al salato. Spero di poter dare un forte contributo e aiutarvi nelle vostre creazioni!

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