Coccoli

Coccoli

I coccoli, piccole frittelline salate, croccanti fuori e soffici all’interno, sono un antipasto tipico fiorentino. I coccoli venivano venduti in cartocci di carta gialla dalle friggitorie o da piccoli chioschi e venivano consumati per strada ancora caldi come spuntino. Questa tradizione oggi è quasi completamente scomparsa ed è difficile riuscire a trovarli ma in alcuni ristoranti di Firenze e dintorni è possibile gustarli serviti come antipasto con prosciutto crudo. Di ricette per prepararli, come sempre accade per le ricette della tradizione, ce ne sono tante e ogni versione, naturalmente, si attribuisce il merito di essere l’originale. Io ne ho provate alcune e ho scelto quella che mi ha permesso di ottenere dei coccoli che più somigliano a quelli che ci vengono serviti nella nota trattoria toscana di Montaione, appena fuori Firenze, dove siamo soliti cenare nelle occasioni importanti. Accompagnati con un bicchiere di vino bianco, con un rosso leggero o una buona birra i coccoli sono una ricetta sfiziosa per iniziare il pasto!

Ingredienti per circa 40 coccoli:

500 g di farina

15 g di lievito di birra

500 ml di latte

60 ml di acqua

15 g di sale

olio per friggere

Sciogliere il lievito nei 60 ml di acqua tiepida. Sulla spianatoia mettere a fontana 100 grammi di farina, aggiungere l’acqua con il lievito e impastare lavorando bene fino ad ottenere un panetto liscio.

Coccoli Cucina vista mare

Lasciarlo riposare al caldo per tre ore e mezzo. Intiepidire il latte e sciogliervi la pallina lievitata. Aggiungere il resto della farina e il sale. Si otterrà un composto abbastanza morbido. Lasciarlo lievitare per 50 minuti. Ecco come si presenterà dopo la lievitazione.

Coccoli Cucina vista mare

Prelevare il composto a cucchiaiate (nella quantità di circa mezzo cucchiaio a pallina) e farlo cadere nell’olio bollente. Le frittelline gonfieranno. Dovranno avere un bel colore dorato. Salare e servire calde.

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10 Risposte a “Coccoli”

    1. Si infatti ogni regione ha la sua ricetta per preparare le frittelline salate… Queste nell’impasto hanno il latte… l’impasto è diverso da quello del pane o della pizza…Se le provi fammi sapere!

    1. Grazie a te per la visita! Da quando vivo a Firenze e li ho scoperti li preparo spesso… sono davvero gustosi!

    1. Salve maddalena! Benvenuta nel mio blog! Con la ricetta dei coccoli sto scoprendo quanto le regioni della nostra bella Italia siano tanto diverse eppure così simili! Perché ogni regione ha la sua ricetta delle frittelline: tutte simili e tutte diverse! E’ bellissimo! Non conoscevo le pettoline ma mi documenterò, saranno senza dubbio ottime!

  1. ciao!
    mi sai dire quale è la differenza sul risultato finale tra la tua versione nella quale va fatta una pasta madre e quella che ho trovato su altri siti e cioè di fare una pasta normale, poi farla raddoppiare, poi formare delle palline farle ancora raddoppiare e friggerle?

    1. Ciao Serena benvenuta nel blog! Bisognerebbe provare le due lievitazioni per poter capire in cosa differiscono. Con la mia versione certo è impossibile fare le palline perché dopo la seconda lievitazione come puoi vedere dalla foto l’impasto si presenta molto morbido tanto da poter essere preso a cucchiaiate e versato direttamente nell’olio bollente dove gonfia. Per fare le palline l’impasto avrà una consistenza simile a quello della pizza. Sono due versioni diverse forse anche della stessa ricetta, come spesso accade nelle ricette tipiche le versioni esistenti sono tante… la differenza sul risultato finale però non saprei dirtela perché non ho mai provato una versione diversa da questa.

    2. Secondo la mia modesta esperienza, una differenza sta nel fatto che i coccoli fatti con una pasta abbastanza soda da poter dare loro la forma di pallina sono, una volta fritti, un po’ troppo “panosi”, quasi come piccole pagnotte fritte. Mentre per fare il vero coccolo, che all’interno deve essere quasi vuoto, bisogna usare una pasta assai più morbida e che possa scendere nell’olio bollente da un cucchiaio: più o meno tanta farina quanto liquido (io uso l’acqua). Qui, però, almeno per me casca l’asino: con la pasta morbida non è per niente facile dare ai coccoli forma non dico sferica, ma almeno tondeggiante…

      1. Salve Alessandro e benvenuto nel blog! Grazie per aver condiviso la tua esperienza con me e con gli altri lettori. Mi trovi pienamente d’accordo con la tua spiegazione. Io da abruzzese trapiantata in Toscana non sono molto esperta con le ricette tradizionali di questa regione ma i coccoli sono troppo buoni! E ho voluto sperimentare… proverò anche la tua versione utilizzando l’acqua al posto del latte. A presto!

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