Carnevale

Torta di mele Blitz

Cari lettori, oggi ho intenzione di parlarvi di un dolce buono e tradizionale; un dolce che si prepara in un lampo! Forse qualcuno già sa di cosa sto per parlare: la torta di mele blitz. Il termine tedesco “Blitz”, infatti, significa ” lampo”. Il nome di questa torta deriva dal fatto che la si prepara molto velocemente. Questo dolce è nato ad Essen, una città situata ad ovest della nazione tedesca. Qui sono soliti consumare questo piatto quando è freddo, perché in questo modo il sapore delle mele si trasferisce sulla pasta.
Ora passiamo alla ricetta, per questo dolce vi consiglio di usare le mele golden.
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Ingredienti per 6 persone (stampo da 24 cm):
-1 kg di mele
-250 g di zucchero
-1 limone
-60 g di burro
-1 cucchiaino di lievito per dolci
-200 g di farina
-1 bicchiere di latte
-Rum
-2 uova
-Olio q.b
-Zucchero a velo q.b

Preparazione:
Sbucciare le mele e tagliarle a spicchi. Lasciar macerare gli spicchi con il succo di metà limone e 50 g di zucchero per mezz’ora. Nel frattempo in una terrina unire il resto dello zucchero al burro ammorbidito e in seguito aggiungere: i tuorli (mettendo gli albumi da parte), l’altra metà di succo di limone e la scorza grattugiata di quest’ultimo. A questo punto aggiungere la farina e il lievito setacciati, il latte e un pò di rum. Montare a neve gli albumi e incorporarli delicatamente all’impasto. Disporre l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata, affondare gli spicchi di mele nell’impasto e ungerle con un pò d’olio. Infornare a 180 gradi per 40 minuti. Completare il dolce con zucchero a velo.

Crostata rustica

Cari lettori, oggi voglio proporvi un’altra tipologia di preparazione che rientra nell’ambito della pasticceria ovvero il rustico; in particolare oggi parliamo della Crostata rustica. I rustici hanno origine antichissima: nell’epoca pre-cristiana, infatti, questi piatti venivano preparati per ringraziare gli dei offrendo i beni dell’orto. In seguito, nel XIII secolo, il pane cominciò ad essere riempito con ogni sorta di ingrediente è da qui, dunque, che prendono forma i rustici più contemporanei. Infine nei ricettari rinascimentali vennero indicati diversi rustici creati in varie zone d’Italia.
Ora però dedichiamoci alla ricetta; ma prima voglio sottolineare che ho proposto questo rustico nel periodo di Carnevale per la sua maestosità, ma anche perché non possiamo mangiare solo dolci:
Torta Rustica di Ricotta

Ingredienti:
-500 g di farina
-250 g di patate
-2 uova
-75 g di burro
-1 dado di lievito di birra
-Sale q.b
-Prosciutto cotto q.b
-Salame q.b
-Formaggio svizzero q.b
-Mortadella q.b
-Ricotta q.b
-Sottilette q.b

Preparazione:
Lessare le patate in abbondante acqua salata e schiacciarle con lo schiacciapatate. Formare la fontana con la farina e in mezzo porre: le uova, il burro, il lievito (sciolto in poca acqua tiepida), il sale e le patate; impastare il tutto. In una tortiera imburrata e infarinata stendere metà dell’impasto e, come con una crostata, imbottire con i salumi e i formaggi tagliati a dadini e, infine, ricoprire con l’altra metà dell’impasto. Lasciar lievitare al caldo per 3 ore. Una volta lievitato, infornare a 200 gradi per 45 minuti.

Sfogliata di Monaco

Cari lettori, oggi vi propongo una buonissima torta tedesca “cioccolattosa”: la Sfogliata di Monaco (Munchen in tedesco). Il nome originale tedesco di questo dolce è “Prinzregententorte”, in italiano “Torta del principe reggente”. Questo nome deriva dal fatto che Julius Rottenhofer, un pasticciere bavarese, dedicò la torta al principe reggente di Baviera Luitpold, tra fine ‘800 e inizio ‘900. Luitpold fu scelto come reggente perché suo nipote Ludovico II venne dichiarato incapace di intendere.
Questa torta è davvero buona e ho scelto di inserirla fra i dolci di Carnevale per la sua “abbondanza”. La versione originale propone di tagliare la base della torta in 4 parti ma io vi presento una versione più semplificata:
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Ingredienti per 6 persone:
Per la base:
-250 g di burro
-250 g di zucchero
-Un pizzico di sale
-4 uova
-200 g di farina
-50 g di fecola di patate
-Una bustina di lievito per dolci
Per la crema:
-150 g di burro
-200 g di cioccolato fondente
-Una presa di sale
-175 g di zucchero a velo
-Latte q.b
Per la glassa:
-Cioccolato fondente q.b
-Latte q.b

Preparazione per la base:
Montare a crema il burro ammorbidito e lo zucchero; in seguito aggiungere il sale e i tuorli, uno alla volta. In un’altra ciotola montare a neve gli albumi delle uova e incorporarli alla crema di burro con una spatola. Aggiungere al composto la farina, la fecola e il lievito setacciati. Ora infornare metà composto in una tortiera imburrata e infarinata a 200 gradi per 26 minuti. Quando sarà pronta la prima base infornate anche l’altra allo stesso modo. Così facendo non dovrete tagliare il dolce dopo la cottura rischiando che si spacchi.

Preparazione per la crema:
Portare a bollore il latte con una presa di sale, abbassare la fiamma e aggiungere il cioccolato a pezzetti. Una volta sciolto il cioccolato togliere dal fuoco e far raffreddare. Nel frattempo montare a crema il burro ammorbidito con lo zucchero a velo e il cioccolato fuso.

Preparazione finale:
A questo punto cospargete la crema su una delle basi della torta e ricoprite con l’altra base. Preparare la glassa sciogliendo il cioccolato con un pò di latte, facendo attenzione a non far diventare troppo liquido il composto, che deve essere molto lucido. Ricoprite la torta con la glassa. Porre la torta in frigo fino a quando la glassa non si addensa.

Mele alla crema

Cari lettori, la “Settimana del fritto” per le feste di Carnevale è terminata; ora, quindi, continuiamo con una carrellata di altri dolci carnevaleschi. Oggi parliamo delle Mele alla crema. Per questo dolce consiglio di utilizzare la mela Annurca o la Renetta. La prima ha origine in Campania, precisamente a Pozzuoli, e presenta una buccia rosso brillante e un sapore leggermente acidulo. La seconda invece ha origine in Francia, nella Valle della Loira, ma è coltivata anche in Piemonte e Trentino Alto Adige; la sua buccia è verde-giallastra e anche il suo sapore è leggermente acidulo. Il suo nome deriva da termine francese “Reine” ovvero regina in italiano. Queste due tipologie di mele, tipiche di questa stagione, si accompagnano bene alla crema pasticcera che è molto dolce.
Adesso passiamo alla ricetta che sicuramente vi stupirà:
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Ingredienti per 4 persone:
-4 mele renette o annurche
-80 g di zucchero
-Mezzo bicchiere d’acqua
-Rum
-Scorza di un’arancia tagliata sottile
-Scorza di un limone tagliata sottile
Per la crema pasticcera:
-3 tuorli d’uova
-150 g di zucchero
-300 ml di latte
-2 cucchiai di farina
-Scorza grattugiata di un limone
-Una bustina di vanillina

Preparazione:
Far macerare la scorza di limone e quella dell’arancia per 2 ore nel rum. Sbucciare 4 mele grosse, asportare il torsolo e disporre su una pirofila da forno con i bordi alti, distanziando una mela dall’altra. Riempire nel centro le mele, dove era presente il torsolo, con le bucce macerate di limone e arancia. Versare sul fondo della pirofila l’acqua, facendo attenzione a non bagnare le mele dall’alto, e irrorare queste ultime con lo zucchero e un pò di rum. Porre le mele in forno per circa 30 minuti. Lasciare raffreddare le mele e nel frattempo preparare la crema pasticcera dividendo i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero, quando si sarà ottenuta una massa spumosa aggiungere a filo il latte e in seguito la scorza del limone, la vanillina e la farina. Mettere il tutto sul fuoco, a fiamma bassa, girando sempre nello stesso verso con un cucchiaio di legno fino a quando la crema non si addensa (mi raccomando quando vedete che la crema sta per addensarsi girate energicamente). Adesso ricoprire le mele con la crema pasticcera.

Le Graffe

Cari lettori, ieri a causa di un problema tecnico non è stato possibile accedere al blog, oggi il problema è stato risolto e quindi cerchiamo di recuperare. Ieri doveva essere pubblicata l’ultima ricetta della “Settimana del fritto” dunque, per rimetterci in carreggiata, vi posterò la ricetta oggi: si tratta delle Graffe. Questo dolce deriva dai krapfen austriaci, che nascono nel ‘600 da una pasticcera di nome Veronica Krapf che inventò una frittella tonda contenente un cuore di marmellata. La versione nostrana, un pò diversa per forma, prende vari nomi a seconda delle regioni: Graffe in Campania, Bomboloni in Emilia Romagna e Toscana, e Bombe nel Lazio. Nonostante ciò il termine più corretto in italiano è Graffe, perché corrisponde maggiormente alla forma tedesca krapfen. Il nome deriva da una forma originaria del dolce che era allungata. Questo piatto è cucinato in ogni periodo dell’anno ma nasce come tipico del Carnevale.
La ricetta che vi propongo è quella napoletana, vi assicurò che è una bontà:
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Ingredienti:
Per la pasta:
-500 g di farina
-500 g di patate
-100 g di burro
-4 uova
-1 cucchiaio di sale
-2 cucchiai di zucchero
-2 dadi di lievito di birra
-Poca acqua tiepida
Per friggere:
-Olio di semi q.b
Per guarnire:
-Zucchero

Preparazione:
Cuocere le patate in abbondante acqua calda e schiacciarle con lo schiacciapatate. Lavorare la farina con lo zucchero, le uova, il sale, il burro ammorbidito, le patate e il lievito di birra, precedentemente sciolto in poca acqua tiepida. Bisogna lavorare poco l’impasto e amalgamarlo in poco tempo. Formare dei bastoncini tagliandoli ogni 20 cm e chiudendoli ad anello. Lasciarli riposare per 1 ora coperti al caldo. Friggere gli anelli in olio bollente in una pentola abbastanza alta. Asciugare le graffe su carta paglia e ricoprirle con lo zucchero.