Lo sapevate che….

😆  Quel che sappiamo di sicuro, nel quotidiano, è che il nome” panettone” ci riporta alla città di Milano anche se ormai questo dolce è conosciuto in tutta Italia ed  in ogni tipo di versione e gusto.

lo sapevate che

 

Lo sapevate che?

Ma vediamole un po’ queste leggende ed ognuno di voi scelga quella che preferisce

1) Un errore provvidenziale

Alla corte di Ludovico Sforza, signore di Milano, un dolce lasciato nel forno si bruciò,

Toni uno sguattero, per rimediare, lo sostituì con un dolce che aveva preparato per sè con degli avanzi

ed ecco nascere il PAN DE TONI che sarebbe diventato poi il famoso panettone

2) Per amore

Sempre a quei tempi un cavaliere si innamorò della figlia di un panettiere MAESTRO TONI,

 per avvicinarla si finse fornaio ed inventò questo dolce a base di burro uvetta, il pan di Toni appunto,

e con questo dolce la sua fu una conquista unica del suocero e della ragazza!

3) In convento

Il panettone sarebbe un’invenzione della monaca cuciniera di un convento molto povero che, all’impasto del pane, aggiunse canditi ed uvetta e così nacque il PAN DE TON, il pane di lusso

Ma, vere o non vere, leggende credibili o meno, l’unica cosa certa è che il Panettone è il dolce natalizio per eccellenza, non è Natale senza questo dolce tradizionale, e voi come lo preferite? naturale, al cioccolato, semplice o farcito? Devo essere sincera? sarà perchè per me Natale è tradizione, casa, famiglia, sarà perché le troppe elaborazioni moderne finiscono con il rovinare il bello e il buono delle cose di una volta, per me il Natale è quello del panettone classico semplice “povero” di un tempo, senza fronzoli e creme quando, comprarlo regalarlo tagliarlo a fette intorno ad una tavola imbandita faceva festa  da solo.

Il Panettone di una volta non aveva bisogno di essere infiocchettato, impacchettato con carte colorate e luccicanti, era bello già di suo, metteva pace e serenità nel cuore al solo guardarlo, il suo profumo si sentiva a distanza. E se ne trovano ancora panettoni così, chiamiamoli di una volta, i panettoni classici senza nulla togliere a quelli più elaborati e da pasticceria e non dimentichiamoci che anche noi , chi più chi meno, ci si cimenta si prova a prepararcelo con le nostre mani. Comunque sia, evviva il Panettone e le feste che con la sua bontà e fragranza accompagna!

E allora corriamo a comprarci un panettone, ma come dobbiamo regolarci per la scelta visto che come sappiamo ce ne sono un’infinità in commercio?

Il panettone artigianale milanese è garantito da un marchio di qualità, chi lo produce deve seguire fedelmente la ricetta tradizionale che prevede tra l’altro il non uso di conservanti, quelli industriali sono tutti ben controllati e sicuri, il sapore la fragranza il profumo possono però variare a seconda delle marche.

Un buon panettone deve essere soffice, con una alveolatura al suo interno regolare, un profumo agrumato per la presenza dei canditi, i conservanti ammessi devono garantirne il mantenimento da agosto ( quando incominciano ad essere prodotti ) fino ad oltre il periodo natalizio, gli aromi non dovrebbero essere aggiunti se si usano materie prime di ottima qualità.

Sarà autosuggestione ma io  sento già il  profumo di panettone appena sfornato  e voi?

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