Se ti è capitato di andare in Liguria, di sicuro non puoi esserti fatto sfuggire la farinata di ceci!
Si tratta di una torta salata molto bassa che prende nomi differenti a seconda che ci si trovi in Liguria (fainà) o in Toscana ( cecina).
Non sono mai stata un’ amante dei ceci, ma per la farinata farei follie
Ricordo che da piccola, quando in estate andavo in vacanza con i miei genitori in Liguria, ci abbuffavamo di questa specialità locale e, spesso, la prendevamo da asporto per mangiarla in spiaggia a pranzo.
Molti la preparano facendo riposare l’ impasto dalle 5 alle 10 ore, altri la infornano subito: io ho sperimentato entrambe le modalità e, devo dire, il risultato è lo stesso. In più, ho aggiunto anche del rosmarino per darle quel sapore in più, ma tu puoi personalizzarla con gli aromi che preferisci.
Vediamo insieme la ricetta 🙂
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura30 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaForno
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti
- 100 gfarina di ceci
- 300 mlacqua (a temperatura ambiente)
- 20 golio extravergine d’oliva
- 3 gsale
- q.b.rosmarino
Preparazione della farinata di ceci
1. Inizia disponendo a fontana, in una ciotola, la farina di ceci e, mescolando aggiungi l’ acqua a filo avendo cura di non far formare grumi.
2. Poi, versa l’ olio extravergine di oliva continuando a mescolare.
3. In ultimo, aggiungi il sale.
4. Mescola ancora molto bene ed utilizza una schiumarola per togliere l’ eventuale schiuma che si forma.
5. Ora ungi bene la teglia con abbondante olio extravergine di oliva.
Preriscalda anche il forno a 200°.
6. Infine, versa il preparato nella teglia e aggiungi aghi di rosmarino a piacere.
Inforna a 200° nella parte più bassa del forno per 15 minuti. Successivamente, spostalo nella parte mediana e fai cuocere per altri 20 minuti.
7. Quando la farinata sarà bella dorata, servila e consumala ancora ben calda per gustarla al meglio!
Buon appetito!
Conservazione
Puoi conservare la farinata di ceci per un giorno al massimo in frigorifero, consumandola dopo averla scaldata in forno.
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