Zuppa di patate e porri

La settimana scorsa con due mie amiche abbiamo organizzato una cena a tema “Harry Potter ” , e oltre all’immancabile “Burrobirra” abbiamo preparato la Beef pie, il bon bon ciococremosi e la minestra patate e porri, ovvero la
“Potato Leek Soup”  (che fanno realmente nel ristorante “I tre manici di scopa” che si trova nel parco a tema ).
Ho adorato questa Potato Leek Soup  , quindi non potevo non condividerla con voi.
Questa buonissima ricetta è perfetta per i giorni freddi, ma buonissima anche per l’estate, infatti è deliziosa anche fredda, con due cucchiai di yogurt.

 

Zuppa di porri e patate
Zuppa di porri e patate


Ingredienti:
2 carote
2 gambi di sedano
2 cipolle medie
400 g di porri
2 spicchi d’aglio
400 g di patate
olio d’oliva
1 cubetto di dado vegetale
sale marino q.b.
panna da cucina 3 cucchiai
pepe nero appena macinato q.b.

procedimento:

Pelate e affettate grossolanamente le carote, tagliate il sedano e tritate le cipolle.

Eliminate le estremità dai porri, puliteli e tagiateli a fette. Tagliate in due l’aglio ed eliminate l’anima al suo interno (la parte verde interne).

In una pentola capiente fate imbiondire la cipolla con due cucchiai di olio extravergine di oliva, quindi aggiungete anche gli altri ingredienti.

Per ultimo aggiungete le patate pelate e tagliate a tocchetti.

Adesso versate 1,5 di acqua bollente leggermente salata e il dado,lasciate sobbollire per 20 minuti.

Spegnete il fuoco e riducete tutto in crema con il frullatore ad immersione.

Accendete il fuoco a bassa intensità ed aggiungete la panna ed amalgamate tutto per un paio di minuti con un cucchiaio di legno.

Macinate un pò di pepe e servite nelle ciotole…

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.