Timballo di riso

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Il timballo di riso è  piatto unico buono e saporito, è il classico piatto che si può fare per le cene con gli amici o i pranzi domenicali .

Timballo di riso
Timballo di riso

 

Ingredienti:

 

  • 400 gr di riso per risotti
  • 100 gr di fontina
  • 1 melanzana
  • 150 gr di grana
  • 1 uovo
  • 100 gr di prosciutto a cubetti
  • pepe q.b.
  • 2 cucchiai di basilico tritato
  • 1 1/2 tazza di salsa di pomodoro
  • un pugno scarso di pan grattato

 

Procedimento:

  1. Lavare e tagliare a tocchetti la melanzana e metterla in forno a 200° per 30 minuti (in alternativa potrete friggerli).
  2. Mettete a bollire l’acqua salate e cuocere il riso,  scolarlo al dente e riporlo in una ciotola.
  3. Tagliare la fontina a cubetti ed unirla al riso insieme alle melanzane e a tutti gli altri ingredienti (usate 100 gr dai 150 di grana) e mescolare il tutto.
  4. Prendete una tortiera (se avete quelle al silicone è anche meglio) ungetela con l’olio, spolverate il resto del grana e un poco di pan grattato
  5. Versate il riso nella teglia ed infornate per 35/40 minuti a 200° (ogni forno è diverso, vi accorgerete che è cotta quando inizierà a crearsi la crosticina).


Ingredienti:

400 gr di riso per risotti
100 gr di fontina
1 melanzana
150 gr di grana
1 uovo
100 gr di prosciutto a cubetti
pepe q.b.
2 cucchiai di basilico tritato
1 1/2 tazza di salsa di pomodoro
un pugno scarso di pan grattato
 
 
Procedimento: 
Lavare e tagliare a tocchetti la melanzana e metterla in forno a 200° per 30 minuti (in alternativa potrete friggerli).
Mettete a bollire l’acqua salate e cuocere il riso,  scolarlo al dente e riporlo in una ciotola.
Tagliare la fontina a cubetti ed unirla al riso insieme alle melanzane e a tutti gli altri ingredienti (usate 100 gr dai 150 di grana) e mescolare il tutto.
Prendete una tortiera (se avete quelle al silicone è anche meglio) ungetela con l’olio, spolverate il resto del grana e un poco di pan grattato
Versate il riso nella teglia ed infornate per 35/40 minuti a 200° (ogni forno è diverso, vi accorgerete che è cotta quando inizierà a crearsi la crosticina).

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.