Le Chiacchiere di carnevale

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Un classico carnevalesco semplice semplice da preparare. Le chiacchiere di carnevale sono un tipico dolce presente in tutte le tavole italiane con vari nomi (Bugie, Cenci, Frappe etc…), possono essere coperte da miele, cioccolata o semplicemente zucchero a velo. e possono essere sia fritte che cotte al forno.

Le chiacchiere di carnevale
Le chiacchiere di carnevale

Ingredienti

  • 300 gr di farina 00
  • 50 gr di burro
  • 20 gr di vino bianco
  • 2 uova
  • scorza di 2 limoni
  • 50 gr di zucchero
  • zucchero a velo q. b.

Preparazione A mano o con l’impastatrice

  1. In una ciotola mettete tutti gli ingredienti ed impastateli con le mani (o con l’impastatrice mettendo l’attrezzo a gancio).
  2. Quando il composto sarà ben amalgamato formate una palla e lasciatelo coperto per 30 minuti.
  3. Usando la macchinetta per la pasta o il matterello stendete l’impasto con uno spessore di 1-2 millimetri con la rondella dentellata e create due taglienti al centro.

 

Preparazione con il Bimby

 

  1. Mettete tutti gli ingredienti nel boccale
  2. impastate: 2 min. vel. Spiga.
  3. Tenete l’impasto coperto per 30 minuti.
  4. Usando la  macchina per la pasta o il matterello stendete la pasta con uno spessore di 1-2 mm circa
  5. Formate dei rettangoli e a piacere fare due taglietti sul centro.

Cottura al forno

Disponete su carta da forno e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa. Lasciar raffreddare e servire cosparse di zucchero a velo

Frittura

Portate l’olio di semi a temperatura adatta per la frittura (fate la prova con uno stecco di legno, quando, immergendolo nell’olio, questo sfrigolerà allora l’olio sarà a temperatura adatta).
Immergetevi le chiacchiere girandole da entrambi i lati. Quando saranno dorate scolatele e mettetele su un piatto foderato di carta assorbente, quindi fatele raffreddare.

 

Guarnizione con il cioccolato

Fate fondere il cioccolato fondente e con un cucchiaino colatelo sopra le chiacchiere

Guarnizione con zucchero a velo

Setacciate lo zucchero a velo sopra le chiacchiere e servitele

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.