ROSOLIO

Chi non ha ereditato da nonne o zie quei deliziosi bicchierini  in vetro soffiato e smaltato in cui si sorseggiava il Rosolio?  Un liquore dolce , poco alcolico a base di petali di rosa, nato secoli fa in un convento siciliano e molto diffuso nel Centro Sud. Protagonista assoluto fino agli anni ’60, nei buffet delle feste di famiglia, come matrimoni, battesimi e compleanni. Il Rosolio lo ritroviamo anche in due set  cinematografici: Il Gattopardo di Luchino Visconti e Novecento di Bernardo Bertolucci. Rugiada del sole è il suo significato etimologico che ha anche ispirato un personaggio Disney. Rosolio infatti, è il papero innamorato di Amelia, la bella fattucchiera partenopea dalle fattezze di Sophia Loren che vive alle pendici del Vesuvio.

Le rose utilizzate per la preparazione del Rosolio devono essere assolutamente biologiche, per questo si preferisce utilizzare quelle coltivate nel proprio giardino.  L’intensità del colore del liquore dipende dalla varietà delle rose. Le mie preferite restano quelle piccole rose rosse che un tempo ogni donna riusciva a coltivare anche se non possedeva un metro di giardino, bastava una talea in un vaso sul balcone  o sull’uscio di casa.

Ingredienti:

500 ml di alcol 95°

500 ml di acqua

300 g di zucchero semolato

50 g di petali di rose rosse non trattate

1 buccia di limone bio

Procedimento:

Raccogliete le rose quando sono appena schiuse. Tamponate delicatamente i petali con carta assorbente umida. Eliminate la parte bianca della base dei petali e frullate con 50 g di zucchero. Ponete la polvere ottenuta in un vaso di vetro a chiusura ermetica, insieme alla buccia di limone. Versate l’alcol, chiudete il vaso e lasciate riposare al buio. Dopo 10 giorni aggiungete l’acqua e lo zucchero (250 g) e lasciate riposare per 7 giorni scuotendo ogni tanto. Trascorso tale periodo filtrate il liquore e imbottigliate. Attendete due mesi prima di consumare il Rosolio.

Abruzzissimo Magazine luglio 2020