La zuppa di lenticchie è una ricetta che ho trovato su un libro dell’Enciclopedia del Mangiar Sano sottotitolo Ricette segrete di Abbazie e Monasteri.
Infatti questa zuppa di lenticchie, prima che le suore andassero via per il terremoto, si preparava nel Monastero di San Lorenzo a Belforte in Chienti (Macerata; monastero sorto nel 1890 nel Palazzo Valentini della città.
La caratteristica di questa zuppa è che per dare un pò di sapore si usa il vino bianco, ed infatti quando si mangia si sente un pò il retrogusto del vino senza però sopravaricare il gusto delle lenticchie.
Zuppa di lenticchie, ricetta invernale.
Ingredienti per 2 persone:
- Lenticchie 100gr
- Sedano 1/2 costa
- Aglio 1 spicchio
- Cipolla gialla 1/2
- Olio
- Vino bianco 1/4 di bicchiere
- Acqua 1 bicchiere
- Sale
Preparazione:
- Mettere le lenticchie a bagno con sola acqua per 12 ore.
- Tritare la cipolla, l’aglio ed il sedano e metterle in una casseruola di terracotta.
- Far soffriggere il trito con 1 cucchiaio d’olio.
- Aggiungere il vino e farlo evaporare.
- Versare l’acqua, salare ed aggiungere le lenticchie scolate.
- Far cuocere a fuoco basso con la casseruola coperta per circa 30 minuti.
- Servire le lenticchie, che non devono essere spappolate, condite con un pò di olio (magari al peperoncino) e volendo con dei crostini di pane.
Avevo già parlato dei valori nutrizionali e di alcune caratteristiche delle lenticchie nel mio post “lenticchie in umido“, ma voglio approfondire un pò di più la cosa:
- E’ una pianta erbacea annuale alta dai 20 ai 70cm.
- Possono essere di diversi colori e si usano per diversi scopi: marrone che di solito si trovano in scatola, rossa-gialla o arancio usata dai popoli asiatici, corallo o rosa che è quella rossa sgusciata, bionda che è la più grossa, verde che è quella classica.
- Secondo la leggenda le lenticchie portano fortuna ed è per questo che nel periodo natalizio si trovano nei pacchi alimentari da regale e vengono mangiate nel cenone di Capodanno.
Una cosa da tener presente è che non tutte le lenticchie hanno bisogno di essere tenute a mollo 12 ore, quelle con la buccia sottile possono essere cucinate subito; in tutti i casi il sale è meglio metterlo a fine cottura.
Buonaaaa
Voglio solo darti un consiglio: correggi gli errori di grammatica. Scusa ma è deformazione professionale
Mi puoi dire dove ho sbagliato? Perché la grammatica non è proprio il mio forte.