Le sfrappole sono i famosi dolci di Carnevale, che cambiano nome a seconda della regione (chiacchiere, frappe, crostoli, ecc.). A Bologna si chiamano, appunto, “sfrappole”.
Questa ricetta, come anche le sfrappole che vedete in foto, è quella della mamma di mio marito (non vuole essere chiamata “suocera”, perché questo termine per lei equivale ad una parolaccia…). Avevo provato a fare le sfrappole anche io qualche anno fa ma litigai con la macchina per la pasta. E pensare che nei giorni scorsi ho scoperto che uno degli inventori di questa macchina era mio parente… Va beh, prima o poi ci riproverò.
Aggiornamento: Ho rifatto le sfrappole, o meglio, i cenci dell’Artusi, però stendendo la pasta a mano.
Provate anche il berlingozzo.
Video ricetta del giorno
- DifficoltàBassa
- CostoBasso
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni6 persone
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 500 gFarina 00
- 3Uova
- 50 gZucchero
- 30 gBurro (ammorbidito)
- 1 bicchierinoMarsala (o Rum o succo d’arancia)
- 1Scorza di limone
- q.b.olio di semi (per friggere)
- q.b.Zucchero a velo
Strumenti
- Pellicola per alimenti
- Macchina per pasta o mattarello
- Rotella tagliapasta
- 1 Padella
- 1 Schiumarola
Preparazione
Per preparare le sfrappole, per prima cosa fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Poi versate la farina sul piano di lavoro e formate un incavo al centro. Ora unite il burro ammorbidito a pezzetti, lo zucchero e le uova leggermente sbattute con una forchetta. Impastate bene gli ingredienti, incorporando anche il liquore. Lavorate la pasta finché sarà liscia e omogenea. Se dovesse risultare troppo secca, aggiungete un altro po’ di Marsala. A questo punto, formate un panetto, avvolgetelo con della pellicola trasparente e fatelo riposare per un’ora.
Passato questo tempo, dividete la pasta in diversi panetti e passateli nella macchina per la pasta (potete anche usare il mattarello, basta che le strisce vengano molto sottili). Iniziate dalla tacca più larga, piegando inizialmente la pasta e restringete gradualmente, fino ad ottenere delle strisce di circa 2 mm di spessore (mia suocera di solito arriva fino alla penultima tacca).
Poi dividete a metà con la rotellina e ricavate delle strisce.
A questo punto, mettetene un po’ alla volta nella padella con abbondante olio caldo e friggetele, girandole a metà cottura senza farle dorare troppo.
Se volete dare alle vostre sfrappole una forma più attorcigliata, usate una padella più piccola e mettetele a friggere una alla volta: si attorciglieranno da sole.
Infine, sgocciolatele su carta assorbente da cucina e cospargetele subito con lo zucchero a velo.
Le vostre sfrappole sono pronte da gustare!
Note
Per ottenere delle sfrappole friabili, oltre che più sane, l’olio della frittura non deve superare i 170-180°. Potete friggerle anche in olio EVO, anzi, i nutrizionisti lo consigliano.
Le sfrappole si possono conservare per due o tre giorni in un sacchetto di carta.
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