Cenci dell’Artusi

I cenci dell’Artusi sono i tipici dolci fritti di Carnevale, che cambiano nome a seconda della regione (chiacchiere, frappe, crostoli, sfrappole). Come vi avevo raccontato l’anno scorso quando avevo pubblicato la ricetta delle sfrappole di mia suocera, qualche anno fa avevo provato a fare questi dolci di Carnevale, che a Bologna chiamiamo appunto “sfrappole”, ma avevo litigato con la macchina per la pasta, che si inceppava. Il marito pensava che fossi io a non saperla usare ma quando la volta successiva provò a fare la pasta fatta in casa, dovette ammettere che il problema era effettivamente la macchina, alla quale si era rotto un pezzo. Per farla breve, ne abbiamo comprata un’altra ma devo ancora imparare ad usarla, così ho chiesto al marito di affiancarmi ma non mi sembrava molto propenso, dato che a lui i fritti non fanno molto bene. Inoltre, sua madre ogni anno ne fa in quantità industriali… Così, quando mi sono imbattuta nella ricetta dei cenci dell’Artusi, che prevedeva la stesura a mano della pasta, ho tagliato la testa al toro e, marito assente, mi sono messa all’opera. Sono rimasta soddisfatta del risultato, così vi propongo la ricetta.
Prima, però, due parole su Pellegrino Artusi (1820-1911): fu gastronomo e scrittore e pubblicò nel 1891 “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, un ricettario ancora oggi in auge. Io ho preso la ricetta dal libro “Quaderni di cucina. Dolci” della De Agostini ma presto mi procurerò il libro dell’Artusi. Promesso. (Aggiornamento: il marito me l’ha ordinato alla velocità della luce e arriverà presto).

Provate anche il berlingozzo di Carnevale.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 250 gFarina 00
  • 2 cucchiaizucchero a velo (più per spolverizzare)
  • 2Uova
  • 2 cucchiairum (o Brandy, dose indicativa)
  • 1 q.b.burro (30 g circa)
  • 1 pizzicoSale
  • q.b.strutto per friggere

Strumenti

  • 1 Mattarello
  • 1 Rotella dentata
  • 1 Padella per friggere
  • Carta assorbente
  • 1 Planetaria (opzionale)
  • 1 Schiumarola
  • 2 Piatti

Preparazione

  1. Per preparare i cenci dell’Artusi. prima di tutto tagliate il burro a pezzetti e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente.

    Poi, nella ciotola della planetaria (ma potete fare questa operazione anche a mano, su una spianatoia), setacciate la farina insieme con lo zucchero a velo ed il sale, formate una fontana, rompetevi al centro le uova ed impastate con una forchetta.

    Un po’ alla volta amalgamatevi anche il burro ed il Rum e continuate a lavorare con la forchetta. Se l’impasto dovesse risultare troppo secco, aggiungete un altro po’ di Rum. Poi azionate la planetaria con la “foglia” ed impastate per alcuni minuti, fino a quando l’impasto risulterà liscio e sodo, dopodiché formate una palla, avvolgetela in uno strofinaccio leggermente infarinato e lasciatela riposare per circa 30 minuti.

    Passato questo tempo, stendete con il mattarello una sfoglia piuttosto sottile e ritagliate con una rotella tagliapasta dentellata delle striscioline lunghe circa 10 cm e larghe circa 3 cm.

    Poi, sempre con la rotella, oppure con un coltellino, praticate un taglietto verticale al centro di ogni striscia.

    A questo punto, potete far passare in mezzo al taglietto un’estremità della striscia stessa, in modo da ottenere una sorta di nodo. Io ho preferito lasciarle “dritte”.

    Ora, ponete sul fuoco la padella con dell’abbondante strutto e appena questo diventerà bollente tuffatevi, poche alla volta, le strisce di pasta e fatele friggere per circa 10 minuti, girandole a metà cottura.

    Quando diventeranno dorate, estraetele con una schiumarola e ponetele su un piatto con della carta assorbente, affinché perdano l’eccesso di unto.

    Quando si saranno intiepidite, cospargetele con dello zucchero a velo e sistematele in un piatto da portata, quindi servitele.

NOTE

Nell’impasto dei cenci dell’Artusi, al posto del burro, potete usare due cucchiai di olio di oliva e lo strutto può essere sostituito con dell’olio di semi o di oliva.

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