Stoccafisso in umido con le patate-Ricetta tradizionale

Lo stoccafisso in umido con le patate è una ricetta tradizionale marchigiana per la festa di Sant’Antonio il 17 Gennaio. Ma la prima domanda che sono sicura ti stai ponendo è: “Come mai un ingrediente che possiamo definire del Nord Europa, è protagonista di una ricetta tradizionale del centro Italia?”.
Per risponderti ho scavato nella storia e si sa, che andando indietro nel tempo non solo si trovano tutte le risposte ma anche aneddoti e leggende meravigliosi!
Innanzitutto facciamo chiarezza tra le differenze dello stoccafisso e il baccalà che spesso vengono confusi l’uno con l’altro.
Il baccalà e lo stoccafisso sono entrambi merluzzo ma il primo viene conservato sotto sale per tre settimane mentre lo stoccafisso viene essiccato al sole su bastoni di legno per tre mesi.
Lo stoccafisso e di conseguenza la ricetta dello stoccafisso in umido con le patate come sono arrivati in terra marchigiana?
Nel 1432 l’imbarcazione con a bordo un commerciante veneziano di nome Pietro Querini, durante un viaggio di ritorno dalla Norvegia, andò in avaria a causa di una tempesta e rimase alla deriva per molti giorni finché la nave non finì per arenarsi sulle isole Lofoten.
Tutto l’equipaggio stremato dal freddo e dalla fame si mise alla ricerca di cibo finché non trovarono un enorme merluzzo, accesero il fuoco per cuocerlo e le fiamme attirarono l’attenzione degli abitanti di un villaggio vicino che diedero ospitalità ai marinai.
Quando Pietro Quarini salpò per rientrare in patria aveva a bordo un carico di stoccafisso e grazie a lui il commercio di questa pietanza si diffuse in tutte le città di mare, Ancona compresa.
In seguito Baldassarre Vandergoes, un ricco mercante che si era trasferito ad Ancona dai Paesi Bassi, avviò nel 1600 l’importazione dello stoccafisso direttamente dalla Norvegia.
In breve il merluzzo essiccato divenne molto consumato soprattutto nelle case più umili grazie al basso costo, a differenza di oggi che invece ha un costo molto elevato, e alla lunga conservazione.
L’uso dello stoccafisso nelle tavole italiane fu rafforzato anche dal Concilio di Trento che decretava di mangiare di magro nelle vigilie e nella Quaresima.
Dalle località di mare l’abitudine di mangiare lo stoccafisso si diffuse anche nei paesi dell’entroterra marchigiano nei quali lo stoccafisso di acquistava prima delle feste natalizie ma siccome non faceva in tempo a essere reidratato per essere consumato a Natale si cucinava per il pranzo in onore della Festa di Sant’Antonio il 17 Gennaio.
Sant’Antonio abate è il protettore degli animali domestici e viene raffigurato con affianco un maiale che è il simbolo della lussuria contro cui il santo dovette combattere in vita.
La festa di Sant’Antonio è stata da sempre molto celebrata dai contadini e durava tre giorni. Dopo la celebrazione della messa il prete si recava nelle fattorie dei contadini e benediceva le stalle. Il parroco in dono lasciava l’ immagine del santo che veniva affissa nella stalla e in casa e in cambio riceveva un ‘offerta in denaro o in prodotti della fattoria come uova, pollame o salumi.
Poi si organizzava il pranzo a cui però partecipavano solo gli uomini poiché le donne erano addette alle cucine.
Ancora oggi in alcuni paesi dell’entroterra marchigiano e nello specifico paesi come Cossignano, Carassai, Ripatransone, Petritoli le pro loco e le parrocchie organizzano il pranzo di sant’Antonio a cui partecipano solo uomini e viene servito lo stoccafisso in umido con le patate.
Seguimi in cucina e scopriamo insieme la ricetta tradizionale marchigiana dello stoccafisso in umido con le patate!

stoccafisso in umido
  • DifficoltàBassa
  • CostoCostoso
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo15 Giorni
  • Tempo di cottura2 Ore
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 600 gStoccafisso (di prima qualità (Ragno/Westre))
  • 1Cipolla (media grandezza)
  • 2 costeSedano verde
  • 1Carota
  • 1Peperoncino (facoltativo)
  • 800 gPatate
  • 150 gOlio extravergine d’oliva (facoltativo metterne anche 250 g)
  • 750 gPolpa di pomodoro
  • 75 gTriplo concentrato di pomodoro (mezzo tubetto)
  • 300 gAcqua
  • q.b.Sale
  • q.b.Pepe misto in grani

Preparazione

  1. stoccafisso in umido

    Vediamo insieme come si prepara lo stoccafisso in umido con le patate.

    Lo stoccafisso si trova già bagnato quindi pronto all’uso altrimenti bisogna tenerlo in ammollo in acqua per 15 giorni avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno.

    Taglia lo stoccafisso a pezzi.

    Taglia a dadini il sedano verde, la cipolla e la carota e lavali accuratamente sotto l’acqua corrente.

    Per cuocere lo stoccafisso in umido con le patate c’è bisogno di una pentola molto capiente poiché i pezzi di stoccafisso non devono sovrapporsi fra di essi.

    Versa l’olio extravergine di oliva nella pentola.

    Per quanto riguarda la quantità di olio come avrai già notato negli ingredienti ho indicato due quantità diverse perché la ricetta tradizionale originale richiede molto molto olio, più di quanto noi siamo abituati ad usare oggi ma ciò dipende dalle abitudine contadine di un tempo.

    C’è anche da precisare però che lo stoccafisso rimane di per sé molto asciutto e secco quindi richiede abbastanza condimento.

    Io ne ho messo 150 g ma se preferisci puoi metterne di più.

    Aggiungi le verdure all’olio extravergine di oliva e fai soffriggere.

    Unisci i pezzi di stoccafisso e falli rosolare girandoli delicatamente.

    Aggiungi ora le patate tagliate a pezzi medio grandi e lascia cuocere per 5 minuti in modo che anche le patate si rosolano.

    Aggiungi il pepe misto macinato al momento e il sale.

    Unisci la polpa di pomodoro, il triplo concentrato di pomodoro e l’acqua calda.

    Aggiungi un altro pizzico di sale, copri con un coperchio e lascia cuocere per circa 1 ora e mezza a fiamma bassa.

    Trascorso il tempo valuta la consistenza del fondo di cottura e se lo preferisci più ritirato prolunga ancora di mezz’ora

    Presta attenzione a non girare troppo per non sfaldare sia lo stoccafisso che le patate, quindi mescola delicatamente o ancor meglio scuoti la pentola prendendola dai manici.

    Se vuoi rendere questa pietanza piccante puoi aggiungere a fine cottura il peperoncino in polvere oppure peperoncino fresco anche a inizio cottura.

    Servi lo stoccafisso in umido con le patate ben caldo e se vuoi puoi tostare del pane casereccio da mangiare con il sugo dello stoccafisso.

    Grazie per aver scelto di preparare questa ricetta tradizionale dello stoccafisso in umido con le patate insieme a me!

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2 Risposte a “Stoccafisso in umido con le patate-Ricetta tradizionale”

  1. una ora e mezza o due di cottura, come recita la ricetta, porterebbero, a mio avviso, a stracuocere le patate, peraltro gia soffritte.
    rivedete e, se del caso, fate le necessarie correzioni.

    1. Buonasera, la ringrazio per la sua precisazione ma le assicuro che cuocendo a fiamma bassa e facendo le patate a pezzi medio grandi i tempi di cottura sono perfetti, io ho indicato un’ora e mezza come tempo che ho sperimentato io stessa nella cottura dello stoccafisso e le patate erano morbide ma non stracotte come si può vedere anche dalla foto, anzi la cottura prolungata a bassa fiamma permette alle patate di rilasciare l’amido che va ad addensare e insaporire il sughetto.
      Grazie mille per il suo messaggio, le auguro buone feste.

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