Era da un po’ che volevo provare questa ricetta, non so perché l’ho sempre un po’ snobbata ma dopo averne assaggiati di buonissimi in un ristorante del centro di Roma, giusto per la cronaca vi dico che si chiama Isole di Sicilia e si trova in via Garibaldi a Trastevere, non ho potuto resistere alla tentazione.
Se siete di Roma o pensate di farci un salto dovete assolutamente provarlo perché parliamo veramente di piatti di ottima qualità. Non si mangia solo pesce, ma certamente per chi ama i sapori siciliani il pesce ha sempre un posto in prima fila. Ho analizzato bene i sapori e alla fine è uscito questo piatto, che devo dire la verità ci si avvicinava molto. Avevo preso troppi calamari così utilizzano quelli rimasti ho anche fatto uno spiedino! Il tutto al forno, l’estate si starà pure facendo attendere, ma cerchiamo di mantenere almeno una sembianza di forma fisica da spiaggia! Chi vi parla non è una modella, ma una scrittrice amante della cucina…quindi potete immaginare quanto sia difficile, è per questo che non ci riesco 🙂
INGREDIENTI PER DUE PERSONE:
6 Calamari piccoli
Qualche pomodorino
6 alici sott’olio circa
Una manciata di uva passa
Un pizzico di pepe
Un aglio tritato
Sale e Olio q.b.
Un pizzico di prezzemolo
Un po’ di vino bianco
Un pizzico di peperoncino
Una manciata di pangrattato
PROCEDIMENTO:
Innanzitutto mettete l’uva passa in una ciotolina con l’acqua in modo da farla rinvenire. Mettete in una padella con l’olio a soffriggere un aglio tritato e aggiungete i pomodorini, con un pizzico
di sale, di pepe e di peperoncino. Intanto lavate e pulite i calamari, spellandoli e mettendo da parte tentacoli e ali. Spezzettate questi ultimi e quando i pomodorini
si staranno sciogliendo aggiungeteli nella padella e dopo un po’ fate sfumare col vino bianco, a questo punto aggiungete l’uva passa e fate cuocere per qualche minuto, in ultimo aggiungete le alici, aggiungendo anche un po’ d’acqua, quindi unite al composto anche il pangrattato, non più di una manciata, deve diventare una pasta ma non deve sentirsi troppo il pane.
Procedete quindi a riempire i calamari col composto e chiudeteli con uno stecchino, mettendo un po’ di composto anche sopra. Visto che mi erano avanzati dei calamari li ho tagliati a rotelle e ne ho fatto degli spiedini in questo modo: Ho infilato le rotelle in uno spiedino di legno, li ho infarinati poi passati nell’uovo e infine nel pangrattato e ho aggiunto un po’ di sale.
Adagiate il tutto su una teglia con carta forno oleata e mettete un po’ d’olio anche sopra i pesci. Infornate quindi a 280 gradi per una ventina di minuti, dipende da quanto sono grandi i vostri calamari. Il tempo varia da 10 a 20 minuti, e come vi dico sempre, anche dal vostro forno.
Il risultato è stato davvero squisito, ho messo sul piatto un po’ del ripieno e vi ho adagiato i calamari e lo spiedino. Se non siete amanti dell’uva passa non spaventatevi perchè non ne sentirete che un sentore gradevole, che darà quel pizzico di dolcezza e leggerezza a questo piatto.
Buonissimi! Certamente richiedono un pò di tempo, ma il risultato deve essere entusiasmante.
Si sono un po’ lunghetti, ma non più di tante altre ricette, anzi…
Che voglia… Voglio provarli, magari prima a ristorante, poi anche a casa.. Conosci la Norma? Anche quello e’ siciliano, a Roma, e molto buono. Ciao Ostriche
La pasta dici? Si è quella con le melanzane giusto? La conosco e l’ho mangiata spesso ma non l’ho mai fatta! Ora piano piano…
Questi certo devi provarli!!! Troppo buoni!
Dicevo che c’e’ un ristorante che si chiama “La Norma”, a Roma, e mi piace molto… comunque anche la pasta va fatta…Mi impegno anch’io ciao
Ah no non lo conosco e dov’è?
al Fleming, in via Flaminia
Ah no…la frequento pochissimo quella zona, ma lo terrò in considerazione!
Brava! Un ripieno molto ben bilanciato, ma io ci ho aggiunto anche una cucchiaiata di pinoli e la prossima volta provo con le mandorle, che fanno ancora più Sicilia.
Bravissima hai fatto bene ad aggiungere i pinoli perché ci andavano!!!!