I pasticci di casa mia

Crostata con gelatina di uva

Come vi avevo preannunciato nella ricetta della gelatina di uva bianca, aveo già in mente qualche ricetta per testare la mia gelatina, eccoci con la crostata con gelatina di uva. Non ne assaggerò molta, eh sì, vi sto parlando al futuro, perchè mentre sto scrivendo sto attendendo che si raffreddi per poterla guarnire, però presuppongo che essendo le 3,20, forse dovrei andare a dormire e finire di scrivere domani, anche se la guarnizione la farò ora, così domani mattina con la luce giusta farò le foto, poi mi dedicherò al pranzo. Domani cioè oggi, è già domenica da alcune ore, e qualche cosa di più vorrei prepararla, anche se sono a dieta, nel mio piatto metterò poca pasta, tanto ci sono gli uomini di casa che possono mangiare senza problemi. Del pranzo di domani non vi svelo nulla, vi toccherà aspettare martedì. Quindi calendario delle ricette domenica mattina chips di barbabietole, lunedì la crostata con gelatina di uva e martedì il prazo di domani.
Riecomi qui, soo le 19 di domenica, e posso scrivere la mia ricetta, completa di foto.

Crostata con gelatina di uva
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura35 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per la Crostata con gelatina di uva

  • 365 gfarina 00
  • 35 gamido di mais (maizena)
  • 115 gzucchero
  • 125 gburro
  • 1uovo
  • 10 gmiele
  • 15 gbrandy (o liquore a piacere o latte)
  • 3 glievito chimico in polvere
  • 450 ggelatina di uva
  • buccia di un limone

Ingredienti per decorare

  • 280 guva bianca
  • 40 ggelatina di uva

Strumenti utilizzari per la realizzazione della crostata con gelatina di uva

  • 1 Robot da cucina
  • 2 fogli di carta forno
  • 1 Matterello
  • 1 Forchetta
  • 1 Teglia rotonda da 30 cm
  • 1 Pennello
  • pellicola da cucina

Preparazione della crostata con gelatina di uva

  1. Frolla per la crostata con gelatina di uva

    Setacciate insieme, la farina, l’amido di mais, il lievito e la buccia grattugiata del limone.

    Tagliate a cubetti il burro freddo di frigorifero.

    Versate nel boccale del robot da cucina la farina e il burro e frullate sino a che non otterrete un composto sabbioso.

    Aggiungetee tutti gli altri ingredienti e azionate nuovamente la macchina sino a che non si saranno incorporati per bene.

    Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro, compattatelo e formate un panetto, appiattitelo,poi avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per un ora.

  2. Stendere la frolla in un disco

    Passata l’ora, accendete il forno a 180° e prendete il panetto, tagliatene via una striscia, stendetela e stendetela, ricavatene 2 strisce per la decorazione. Unite gli avanzi al panetto che porrete tra due fogi di carta forno.

    Con l’aiuto del mattarello stendete la frolla formando un disco.

  3. Foderare lo stampo con la frolla

    Levate il foglio di carta forno superiore e lasciando il disco di pasta su queo inferiore mettetelo nella teglia Con l’aiuto di una forchetta bucherellate la pasta.

  4. Farcite il guscio con la gelatina, posizionate le strisce a croce. Non mi chiedete come mai a fine cottura avevano le onde, presuppongo che non essendoci un vero reticolo si sono deformate, ma alla fine quello strano disegno non mi è dispiaciuto. Cuoocete per 35′ o comunque sino a doratura.

    A fine cottura, fatelaraffreddare su una gratella.

  5. Per la decorazione, lavate accuratamente l’uva poi asciugatela con della carta assorbente da cucina.

    Tagliate ogni acino a metà, levate i semini interni e decorate la crostata.

    Scaldate leggermente la gelatina per renderla più fluida e con un pennello, lucidate sia i bordo di frolla, sia le strisce ed anche i chicchi d’uva.

    Questa crostata è molto più buona il giorno dopo.

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    Ciao e alla prossima ricetta.

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Pubblicato da ipasticcidicasamia

Mi chiamo Silvana, non più giovanissima, sposata, con due figli ormai grandi, Fabio e Valentina. Fabio vive e lavora lontano da casa, Valentina, studentessa universitaria, vive ancora in famiglia. Ho un lavoro a tempo pieno da ben 36 anni, in una pubblica amministrazione e una grande passione: la cucina. In questa mia passione ho coinvolto Valentina che si diletta con me in cucina. Siamo due pasticcione impunite. Ci divertiamo molto a cucinare insieme, ma sopratutto a bisticciare. Vi chiederete perchè pasticcione, semplice, non abbiamo entrambe alcuna cognizione sulla coreografia del piatto, riusciamo a fare buone ricette, ma la presentazione lascia sempre molto a desiderare. Il nostro motto: Non sempre belli, ma sempre buoni. Mi auguro che anche voi, sperimentando le nostre ricette, concordiate con noi sulla bontà e non sull'aspetto. Dimenticavo una cosa importante, ma mi raccomando non ditelo a Valentina, spesso io mi prendo il merito delle sue ricette :) La nostra pecca? La coreografia dei piatti è per noi qualcosa di veramente sconosciuto. Pazienza, la speranza è l'ultima a morire. Un giorno, forse.... miglioreremo.

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