Affrontare l’esecuzione di una ricetta non è un’operazione banale.
Data la mia formazione come tecnico di laboratorio, però, mi è molto chiara la procedura da seguire.
Scienza e cucina sono strettamente legate.
Non solo perché la cucina si basa su reazioni e processi chimico/fisici come la cottura o l’amalgama di alcuni ingredienti, ma anche semplicemente sul metodo da seguire per approcciare una ricetta.
Non per niente su questo argomento è stato anche scritto uno dei libri di cucina fondamentali per ogni amante della cucina.
Dicevamo, seguire una ricetta di cucina è come procedere per fare un esperimento in laboratorio.
Per fare un esperimento in laboratorio ci sono dei protocolli da seguire (ricette) che prevedono l’utilizzo di alcuni reagenti (ingredienti) che si mischiano tra di loro (impasti), utilizzando determinati strumenti (attrezzatura) per dare un risultato finale (piatto).
Veniamo al modo migliore di procedere.
Per prima cosa bisogna leggere attentamente tutta la ricetta/protocollo.Bisogna leggerla per intero prima di procedere per diversi motivi:
1- verificare di avere tutti gli ingredienti/reagenti in modo tale da non dover suonare il campanello dei vicini per chiedere la farina o le uova…
2- verificare di avere l’attrezzatura/strumenti necessaria per lavorare gli ingredienti in modo tale da non dover andare di nuovo dai vicini a chiedere un robot da cucina con cui lavorare le loro uova…
3- capire bene i vari passaggi perché alcuni di questi, magari, devono essere effettuati velocemente e soprattutto per evitare lo stress di non conoscere il passo successivo e andare in panico andando dai vicini, a cui avete preso robot e uova in lacrime chiedendo aiuto… 😅😅
4- alcune operazioni vanno eseguite prima di cominciare l’esecuzione come per esempio la cottura di qualche ingrediente o per evitare di arrivare a metà ricetta e dover correre dai vostri poveri vicini, che ormai desiderano solo trasferirsi altrove, sperando che abbiano pronti dei pomodori già tagliati a dadini…
Insomma eseguire una ricetta implica un rigoroso metodo scientifico.
Tutto questo, però, solo se vogliamo seguire alla lettera una ricetta per ottenere uno specifico piatto.
Di contro, per fortuna, l’essere umano è dotato di una grossa risorsa che è il cervello che gli consente di avere una grande creatività e curiosità.
Da qui, allora, parte il non voler più rifare qualcosa di già codificato, ma voler inventare nuove ricette, trovare nuovi sapori, creare nuovi piatti.
In poche parole sperimentare, provando a vedere cosa succede se si mescolano reagenti diversi, o se ne inseriscono di nuovi, si cambia l’ordine delle varie fasi, insomma un momento di pura creatività.
Questo è ciò che porta anche gli chef più noti a sperimentare diversi ingredienti cucinati, o abbinati, in modi diversi.
Affrontare questo processo creativo può voler dire assistere alla nascita di piatti eccezionali o anche di piatti mediocri.
Ma è proprio il processo in sé ad essere il motore del progresso in tutti i campi sia quello scientifico sia quello culinario.
Ora che avete gli strumenti iniziali, potrete affrontare le ricette nel modo migliore! Buon lavoro sperimentatori! 👍💪😁
