Trippa a bisecca -Ricetta di nonna

La trippa a bisecca è la ricetta che mia nonna, siciliana doc come me del resto, faceva sempre quando decideva di preparare la trippa in rosso, cioè con il pomodoro.

In alternativa, quando aveva meno tempo, la cucinava fritta con le patate, e anche questa era una squisitezza.

Mia nonna e, come lei tanti altri, chiamava questa trippa a” bisecca”.

Io non so davvero da dove arrivi questa denominazione, anche se diverso tempo dopo ho trovato un’assonanza con la parola “busecca”, che indica il modo in cui la stessa trippa viene preparata nel contesto milanese.

Non credo ci siano somiglianze nella modalità di esecuzione della ricetta, che dai noi è diventata tipica.

Credo invece che, più probabilmente, il nome busecca sia stato storpiato all’origine da qualche siciliano che aveva mangiato a Milano.

Trippa a bisecca Ricetta di nonna

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura2 Ore
  • Porzioni8
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Tutto ciò che serve per preparare la trippa a bisecca di nonna

1 kg trippa di bovino
1 cipolla dorata
400 g piselli, in scatola, scolati (la quantità può variare in base ai gusti)
1/2 tazza passata di pomodoro
3 uova sode
4 patate (grandezza media )
caciocavallo ((quantità secondo i gusti))
olio extravergine d’oliva
sale
pepe nero (o peperoncino (facoltativo))

Per la prima cottura della trippa

1 cipolla dorata
1 carota
1 costa sedano

Passaggi

E’ importante acquistare dal macellaio trippa già ben pulita, perché pulirla a casa non é facile e porta via tanto tempo.

Per la prima cottura della trippa

Iniziare col lavare bene la trippa con acqua tiepida e metterla in una pentola capiente.

Aggiungere, dopo averli puliti e lavati, la carota e una cipolla tagliate in due, il sedano, un po’ di sale e acqua abbondante.

Una volta portato tutto a bollore, abbassare la fiamma e far cuocere fino a quando, infilzandola con la forchetta, la trippa risulta morbida (circa 1 ora).

A cottura ultimata, tirarla fuori dalla pentola, tagliarla a listarelle o a pezzi medi e tenerla da parte.

Nel frattempo, cuocere le uova sode, farle raffreddare e sgusciarle.

Tutto questo può essere fatto anche il giorno prima. Dopo averle cotte, trippa uova, si possono benissimo tenere in frigo .

Seconda fase di preparazione

Prima di tutto, soffriggere in pentola con olio, la cipolla affettata.

Dopodiché, aggiungere le patate tagliate a tocchetti e farle rosolare.

Versare in pentola il pomodoro, con poca acqua, e portare le patate a quasi cottura.

Aggiungere alle patate: piselli, trippa, sale, pepe o peperoncino (io preferisco mettere il pepe) e completare la cottura.

Ultimata la cottura, fare intiepidire e aggiungere alla preparazione un po’ di formaggio grattugiato.

Sistemare la trippa a strati in una teglia, alternandola con fette di uovo sodo e formaggio grattugiato.

Infine, infornare la teglia e fare gratinare.

Questa preparazione va consumata calda.

Considerate che il passaggio in forno fa parte della tradizione ma, anche senza, è buona ugualmente.

In questo secondo caso, aggiungere le uova in pentola oppure quando si serve (es. uno strato di trippa sul piatto, fette di uova sopra e ancora altra trippa).

La conservazione di questa preparazione è uguale a quella di tutte le carni.

Si può sostituire il caciocavallo con altro formaggio grattugiato, secondo i gusti.

Per saperne di più sul prodotto Trippa (clicca qui)

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