Sos pipiriolos

Sos pipiriolos, pasta tipica sarda, o meglio pasta tipica di Montresta (provincia di Oristano), oltre a Montresta a quanto ho letto cercando di documentarmi si prepara solo in un altro paese della Sardegna, Ula Tirso, gli unici due luoghi che vantano questo privilegio, a molti non noto.
Quando anni fa idearono questo strano formato di pasta le diedero il nome di pipiriolu ossia piffero.
Per preparare questa pasta si utilizza rigorosamente la semola, farina di grano duro, alla quale viene aggiunta solo l’acqua e il sale, l’impasto si presenta solido e abbastanza faticoso da lavorare a mano.
Una volta pronto vengono preparati una sorta di lunghi “tubi” o salsicciotti di pasta sottili quanto basta da stare all’interno del tamburo del torchio.
Si dice che un tempo, all’incirca negli anni 800 ci furono emigrati della Corsica che portarono questa tradizione nella nostra terra e tutt’ora anche loro organizzano appuntamenti di incontro e di scambio chiamati “Nostos”, dal greco “il ritorno a casa”.
Resta da dire come viene gustata questa pietanza, la tradizione vuole che venga condita con sugo di cinghiale, o in alternativa di agnello o maiale, per poi condirla con abbondante pecorino sardo o caprino.
Come ho conosciuto questa pasta?
Ho la fortuna di avere amici di Montresta e ieri sera abbiamo preparato insieme questa prelibatezza, o meglio… Impasto pronto quando sono arrivata e ci siamo divertiti insieme a passarlo al torchio, questo strano attrezzo rudimentale molto bello.

ricetta Sos Pipiriolos | Dolce e Salato di Miky

Sos pipiriolos

Ingredienti

1 kg di semola (farina di grano duro)
400/500 millilitri di acqua
sale q.b

Procedimento 

Versate la semola su una ciotola, aggiungete il sale e man mano l’acqua.

L’acqua va versata lentamente man mano che la semola riesce ad assorbirla, le quantità possono variare in base alla semola, in base al clima e a quanto può essere asciutta la stessa semola quindi dovrete regolarvi un po’ con il dosaggio, da considerare che non deve essere un impasto morbido.

Lavorate in modo energico, l’impasto deve risultare liscio e omogeneo.

Dividete l’impasto in più parti e ad ognuna date la forma cilindrica del diametro che possa stare all’interno del tubo del torchio.

Una volta pronti i nostri “salsicciotti tubolari” si infilano nel torchio.

Infilate un pezzo di impasto alla volta schiacciate leggermente, chiudete il torchio e iniziate a girare per creare sos pipiriolos.

Questo lavoro per velocizzare va fatto in due, in modo che uno gira e fa scendere l’impasto e l’altro taglia la pasta man mano che scende.

La pasta una volta raggiunta la lunghezza desiderata va tagliata con un coltello con un taglio netto.

Ideale per questo lavoro l’utilizzo di un coltello sardo, s’arresoja, dalla lama liscia e tagliente, un po’ perchè è adatta, un po’ per mantenere le tradizioni di un tempo.

Proseguite fino ad ultimare l’impasto e adagiate la pasta su dei vassoi, potete cuocerla subito, conservarla in freezer o farla seccare.

La pasta va cotta per circa 10 minuti se fresca mentre più a lungo se secca, valutate in base ai vostri gusti.

Consiglio di condirla con un buon ragù di cinghiale, agnello o maiale e ultimare con abbondante pecorino.

ricetta sos pipiriolos| Dolce e Salato di Miky

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4 Risposte a “Sos pipiriolos”

  1. Bellissimo articolo! Non sapevo che ci fosse un torchio simile per fare la pasta… Belle le tradizioni e, ancora più bello tramandarle!

    1. Ciao Ada scusa il ritardo, mi era sfuggito il commento, si può trovare online, non so se ci sono anche negozi ancora forniti di queste cose in Sardegna, anche perchè il costo si aggira sui 180 euro circa, quindi credo ci sia poca vendita.

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