I ravioli di borragine li ho mangiati per la prima volta una decina di anni fa nella vineria di un amico e nella mia totale “ignoranza” quando li ho letti sul menù li ho associati al pesce…pensavo che la borragine fosse qualcosa di simile alla bottarga! 🤣 Salvo poi scoprire che è un’erba selvatica molto gustosa e particolarmente adatta per i ripieni.
L’abbinamento con pesto, pomodorini e olive taggiasche secondo me esalta al massimo il sapore della borragine. Questo piatto lo propongo spesso come primo piatto caldo quando organizzo un apericena con gli amici, anche se di questi tempi è più attuale parlare di “aperipranzo“!
E’ un piatto semplicissimo e velocissimo da fare, soprattutto se abbiamo già in frigorifero un vasetto di pesto e i ravioli…fare la pasta fresca è una cosa che mi manca completamente e prima o poi ci proverò, ma per ora accontentiamoci di utilizzare, per il nostro piatto, gli ottimi ravioli del supermercato😉
Ingredienti
- 2 confezioniravioli di borragine
- 1 vasettopesto alla Genovese
- 20pomodorini
- olive taggiasche
- q.b.olio extravergine d’oliva
- 1 spicchioaglio
Preparazione dei ravioli di borragine con pesto, pomodorini e olive taggiasche
Per prima cosa mettere a bollire una pentola d’acqua. Nel frattempo, in una padella antiaderente, scaldare l’olio con uno spicchio d’aglio leggermente schiacciato e, quando comincia a soffriggere, aggiungere i pomodorini tagliati a metà.
Dopo qualche minuto, quando i pomodorini si saranno ammorbiditi, aggiungere le olive taggiasche e il pesto e cuocere finchè non si sarà tutto ben amalgamato.
Cuocere i ravioli nell’acqua bollente (regolarsi con la durata indicata sulla confezione), scolarli e saltarli nella padella con il condimento.
I ravioli di borragine con pesto, pomodorini e olive taggiasche sono pronti, buon appetito!
Consigli utili
Potete usare questo condimento anche per altri tipi di pasta ripiena o pasta asciutta. Per un sapore ancora più deciso, provate ad aggiungere un paio di acciughe quando fate saltare i pomodorini con l’aglio.
NOVITA’
Virna Galli, laureata in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano, da sempre appassionata di medicina naturale, attualmente è al secondo anno della facoltà di Scienze dei prodotti erboristici e della salute presso l’Università di Pisa. Ci svela piccole curiosità e consigli sui vegetali e sulle erbe che utilizzo nelle mie ricette.
Oggi ci parla della BORRAGINE.
La borragine (Borago officinalis L.), appartenente alla famiglia delle Boraginaceae, è una pianta erbacea, annuale, originaria del vicino Oriente, ma ampiamente diffusa nella campagna italiana.
Durante le passeggiate nel verde, molto spesso la si può notare ai margini dei sentieri. Presenta un fusto abbastanza spesso e foglie dalla forma ovale, entrambi ricoperti di peli radi e ispidi. I fiori sono riuniti in cime terminali dal colore azzurro-violaceo.
Nella tradizione popolare vengono usate le sommità fiorite a scopo emolliente, diuretico e sudorifero; le foglie invece si usano cotte per preparare minestroni, tortelli, frittate… L’utilizzo a crudo e/o in grandi quantità è oggi sconsigliato per la presenza di composti (alcaloidi) potenzialmente tossici. Ovviamente le quantità presenti nei ravioli del supermercato non sono dannose.
Attualmente si usano i semi che, come riportato dalla Farmacopea Europea, sono ricchi in acidi grassi insaturi e quindi sfruttati dall’industria cosmetica per prevenire la formazione delle rughe e migliorare l’elasticità cutanea.