Stinco di maiale a modo mio

Stinco di maiale a modo mio

Stinco di maiale a modo mio. Buongiorno a voi tutti cari lettori di Cucina con Nonna Ariella, oggi vi proponiamo una ricetta tradizionale italiana che generalmente si fa per le feste natalizie o di Capodanno ma nulla toglie se ce la concediamo anche per il freddo intenso di questo periodo che richiede cibo sostanzioso per combatterlo! Ovviamente ci sono parecchie ricette per lo stinco di maiale e ognuno di noi con la propria creatività può variare e sostituire alcuni ingredienti, la ricetta base però è sempre quella!

Ingredienti per 4 porzioni:

  • 2 stinchi di maiale ( circa 1,4 kg )
  • 50 grammi di burro
  • 2 cucchiai di olio evo
  • bacche di ginepro
  • rosmarino
  • sale
  • paprika
  • 2 bicchierini di brandy
  • 2 cucchiaini di maizena

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Preparazione:

  1. Ungere una placca da forno con dell’olio. Con un coltellino incidere gli stinchi e inserìre dentro le bacche di ginepro.
  2. Spalmare gli stinchi con 30 grammi di burro, insieme alla paprika e a un pizzico di sale. Sistemarli nella placca e cuocere in forno per circa 30 minuti a 200 gradi.
  3. Bagnarli con un bicchierino di brandy (la ricetta base prevede il vino rosso), unire il rosmarino, coprire con un foglio di alluminio e lasciare cuocere alla stessa temperatura per altri 30 minuti, dopodiché girarli e irrorare con l’altro bicchierino di brandy e terminare la cottura per i restanti 30 minuti.
  4. Qualora durante la cottura il fondo si asciugasse troppo aggiungere ancora un pò d’acqua.
  5. Togliere dal forno gli stinchi e teneteli in caldo.
  6. Mettere il fondo di cottura in un pentolino, aggiungere il restante burro, 2 cucchiaini di maizena e fate addensare a fuoco dolce.
  7. Servire lo stinco ben caldo dopo averlo affettato e cosparso con la salsa.
  8. Accompagnare questo secondo con purea di patate, patate al forno, crauti, verza saltata in padella, verdura cotta, insalata verde con pomodori.

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 Si tratta di un secondo ricco, dal sapore intenso è ideale optare per i vini di corpo, quali il Chianti, il Barbera oppure il Nero D’Avola, ma anche il Pinot nero può rivelarsi la soluzione perfetta:

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Chianti: di colore rosso rubino intenso con riflessi granati, il Chianti Classico DOCG in bocca si presenta di buona tannicità, asciutto, sapido e vellutato. Speziato anche al naso, floreale, balsamico quando molto invecchiato, non nasconde profumi di frutti di bosco.

Barbera: colore rosso rubino con ombre brillanti, gusto intenso e complesso con sorprendenti note fruttate, speziate e floreali.Presenza di tannini e acidità, ma in misura non eccessiva.

Nero D’Avola: si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell’invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, nelle migliori zone presenta note speziate e balsamiche.

Pinot nero: Il vitigno Pinot nero, vinificato in rosso, origina vini poco ricchi in colore, trasparenti, poco tannici e di spiccata acidità, caratterizzati da sfumature fruttate (ribes, mora, lampone, ciliegia, fragola) e floreali (rosa, violetta) da giovani, e note più fini e complesse con l’invecchiamento (cuoio, sottobosco).

Un buon proseguimento dalla vostra Nonna Ariella.

Foto di Jason Goh da Pixabay 

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