Primi piatti della cucina tipica veneta

Primi piatti della cucina tipica veneta

Primi piatti della cucina tipica veneta. Buon appetito da Nonna Ariella, cominciamo con i risi e bisi, antichissimo primo piatto veneziano che ha una sua storia: era il piatto celebrativo della primavera, dato che era questa la stagione in cui avvenivano i primi raccolti di piselli, e veniva offerto al Doge nella sala dedicata ai banchetti del Palazzo Ducale in occasione dei festeggiamenti del patrono San Marco il 25 aprile. È possibile però che l’origine del piatto possa essere ancor più antica poiché legata ai Bizantini con i quali Venezia è stata a lungo collegata e che erano soliti creare pietanze a base di riso unito ad altri ingredienti.

Nella provincia di Vicenza, famosa per le sue grandi aree di coltivazione di piselli, si prepara un primo piatto a base proprio di questo legume, chiamato risi e bisi. Si prepara con riso e piselli, a cui viene aggiunta anche la pancetta, che gli dà sapidità e gusto. Il riso ideale per questa preparazione è quello della varietà Vialone nano, mentre i piselli più adatti sono quelli locali di Lumignano, piccola cittadina vicino a Vicenza. Per preparare questo piatto vengono utilizzati non solo i piselli, ma anche il loro baccello, con il quale si fa un brodo denso in cui cuocere il riso. Risi e Bisi non può essere definito né risotto, perché troppo liquido, né minestra, perché troppo asciutto. E’ infatti un primo piatto molto apprezzato che viene spesso preparato anche al di fuori di questa zona.

LEGGI ANCHE >>>>> Accadde Oggi Pietro il Grande zar di Russia si spegne il 28 gennaio 1725

Il riso è protagonista nella preparazione di innumerevoli risotti, tra cui quello alla zucca che è tipico di tutta l’Italia settentrionale. Può essere preparato sia con il gorgonzola che con la salsiccia luganega, ma per la base è consigliabile utilizzare sempre il riso Vialone nano, che grazie alla sua struttura aiuta a creare un ottimo risotto cremoso.

Nelle cucine venete si trova una grande tradizione nella preparazione della pasta fresca fatta a mano, sia nelle zone montane, sia in quelle costiere. I formati di pasta fresca più conosciuti sono i Bigoli, i Tortelli e gli Gnocchi.

LEGGI ANCHE >>>>> Borghi medievali italiani: Dolceacqua Imperia

I Bigoli sono una pasta fresca dal formato lungo simile agli spaghetti, ma dal diametro più grosso. Sono preparati con un impasto di farina di grano tenero, acqua e sale, e conditi solitamente con i sughi della tradizione veneta più particolari, come il ragù d’anatra, di sardelle o carne d’asino. Un’altra ricetta tipica dei giorni di festa sono i Bigoli in salsa d’acciughe. Queste salse si accompagnano molto bene ai Bigoli perché sono un tipo di pasta molto ruvida, ideali per trattenere i condimenti.

La zucca è invece il ripieno tipico dei Tortelli in tutto il nord Italia, in particolare nella zona di Mantova, città di cui sono originari. Vengono conditi in modo molto semplice, con il classico burro e salvia.

Gli gnocchi possono essere preparati seguendo diverse ricette: la classica con farina e patate, accompagnati da ragù di carne oppure malga, formaggio tradizionale della regione, oppure aggiungendo la rucola all’impasto dandogli così un sapore alquanto deciso.

Tra le minestre la più conosciuta è certamente la “Pasta e Fasoi”, cioè pasta e fagioli, piatto tipico invernale preparato con le tagliatelle, fagioli borlotti, cotenna di maiale, sale, pepe ed erbe aromatiche, come rosmarino e alloro; a piacere possono essere aggiunte le patate, che sciogliendosi rendono la zuppa più densa e corposa.

LEGGI ANCHE >>>>>> Risotti e formaggi ottimo sposalizio

Come in tutto il nord Italia, anche in Veneto la Polenta fa da padrone in cucina. Così come in Lombardia, la Polenta e Osei è un piatto tipico anche di queste zone. La si prepara con farina gialla di mais, cotta a lungo in pentola e condita con degli uccellini di piccola cacciagione, cotti su degli spiedini e poi adagiati sopra la polenta. Può però essere condita anche col formaggio, oppure con l’aringa cotta alla griglia.

Una buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: galbani.it

Foto di trevisotoday.it

Verified by MonsterInsights