Oggi per il #meatfreemonday non una ricetta ma l’invito spassionato, nel caso riusciate a trovarlo tra le bancarelle di frutta e verdura (non dovrebbe più essere un’impresa epica come sarebbe invece stato qualche tempo fa), ad assaggiare un ortaggio che trova le sue radici nella lontana Asia: il Pak Choi.
Della famiglia delle brassicacee (parente stretto quindi di cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo nero, broccoli e cavolfiore) il Pak Choi si presenterà però ai vostri occhi molto simile alle nostre ben più conosciute bietole, con foglie di colore verde scuro e coste bianche per intenderci.
E se anche voi, come me, non riuscirete a resistere alla tentazione di acquistarlo sappiate fin da subito che porterete nella vostra cucina un ortaggio davvero prezioso perchè ricco di sostanze anti-tumorali, di vitamine (come la A e la C), di proteine, di fibre e di sali minerali.
Le sue foglie carnose e croccanti le dovrete cuocere per breve tempo in modo da preservarne al meglio la ricchezza di proprietà nutritive e mentre spadellate prestate attenzione al suo profumo meno pungente e invadente perchè questo non trascurabile dettaglio si rifletterà, al momento dell’assaggio, in un sapore davvero delicato adatto anche a chi generalmente non gradisce il gusto degli altri cavoli.

Pak Choi

Come cucinarlo?
Stufato, al vapore, al forno, spadellato.
Come protagonista di sformati, frittate, risotti, zuppe o minestre.
…a voi la fantasia insomma.
Io però come primo assaggio vi consiglio di gustarlo in naturalezza, nel modo più semplice possibile per assaporare il suo buon gusto e la sua piena consistenza.

Ho fatto così…
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