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Il giovane chef Federico Salvucci propone una cucina stagionale, creativa e attenta alla qualità, prediligendo prodotti locali di alta qualità.
Conosciamo Fase
Il locale si trova in via Muggia, in Prati, ha delle grandi vetrate che mostrano tutto il locale e invogliano ad entrare. E’ sobrio, accogliente con delle belle e comode poltronicine ottanio, solo 28 coperti e una grande cucina a vista. Ho apprezzato particolarmente le attrezzature, è veramente molto comoda e dotata di tutte le tecnologie più avanzate. Il sorriso dello chef Federico Salvucci è sereno e sincero. Mi è piaciuto molto questo ragazzo, si capisce subito che ha un percorso formativo importante.
Feast: l’evento gastronomico fusion
Il caso ha voluto che Federico rincontrasse dopo un bel poì di tempo una sua cara compagna di scuola, Elena Zeng, 25enne cinese ma cresciuta a Padova e nata a Vienna. Dopo essere stati compagni di padelle, Elena, ha fatto uno stage in un 2 stelle Michelin a Brescia, quindi è tornata nella scuola dove si è formata, l’ALMA, come assistente per implementare e perfezionare le sue tecniche. Questo ritorno le ha permesso di conoscere alcuni grandi nomi quali Paolo Lopriore e Gianfranco Pascucci. Dopo altre esperienze, sempre nella ristorazione – anche in territorio spagnolo – decide di mettersi in proprio e diventare quello che è tuttora, una Chef privata e Food Creator. Ha grande successo nei social dove è seguitissima e molto ammirata.
I due giovani entusiasti e sognatori decidono di creare un evento per presentare la loro idea di cucina: “Con FEAST vogliamo regalare un’esperienza diversa, dinamica e ricercata”.
Cosa abbiamo mangiato
Innanzitutto la serata è andata in sold out perché i due chef hanno suscitato moltissimo interesse. Devo dire che nessuno di noi è stato disilluso e la cena è stata un enorme successo.
Ogni proposta gastronomica è stata studiata per creare equilibrio e sorpresa. C’è stata una vera fusione di ingredienti e tecniche tra la cucina asiatica e quella tradizionale italiana che hanno dato origine a nuovi piatti “spontanei”, affatto pretestuosi. Ho pensato proprio che fossero il risultato di un’amicizia in cui pensieri e confidenze si fondono e creano emozioni nuove. Tutto molto naturale senza nessuna forzatura.
Mi sono piaciuti molto questi due ragazzi sorridenti e capaci che hanno collaborato e si sono divertiti a sorprendere i clienti.
Cosa mi è piaciuto di più
D’istinto, se mi fate questa domanda, direi l’atmosfera rilassante e gioiosa. Credo che questo faccia di una cena un evento memorabile. Mi sono goduta molto la fusione di queste due anime belle che ho ritrovato in molte pietanze, come lo strepitoso katsusando e la torta di gyoza con la coda alla vaccinara, unione riuscitissima di due cucine differenti. Tutti i piatti sono veramente molto belli sia da un punto di vista cromatico che di geometrie. Ho notato anche una particolare cura nella scelta delle porcellane che contribuiscono a rendere importanti le preparazioni.
Tutto denota attenzione e studio ma questo non va a discapito della spontaneità e del divertimento in cucina (e a tavola). Si percepisce la gioia di voler preparare qualcosa di godurioso e di memorabile. Non ho visto forzature, forse c’è ancora qualcosa da affinare ma, parlando con Federico, ho apprezzato la sua visione aperta e lungimirante. Nonostate i suoi successi, è un ragazzo umile e gioioso e trasmette questi suoi sentimenti nelle preparazioni. Elena è una ragazza deliziosa e decisa che mette cura e attenzione nei suoi piatti. Sarà che sono molto materna ma li ho amati tantissimo. Sono stati grandiosi.
Fase – Via Muggia, 14, 00195 Roma RM