Ravioli di animelle con porcini e galletti #AromaMalvasia

In occasione dell’evento Valtidone Wine Fest del 10 settembre 2023, è stato indetto un contest per andare alla scoperta della strada dei vini e dei sapori dei Colli Piacentini.

Uno dei protagonisti del progetto, è la Malvasia di Candia (Creta) un vitigno  a frutto bianco, con sentore di agrumi, frutta, fiori, miele, spezie. E’ molto versatile e si può trovare secco, amabile, fermo e spumantizzato ma sempre armonico e fresco. Sembra che nel Medioevo il punto principe dell’esportazione di questo vitigno fosse il porto di Monemvasia, città del Peloponneso che i veneti storpiarono prima in Malvagia e poi Malvasia.

Una curiosità: da recenti studi del DNA sul materiale biologico ritrovato nel vigneto di Leonardo da Vinci che si trovava a Milano presso Porta Vercellina, sembra che Leonardo possedesse dei filari di Malvasia di Candia.

La manifestazione ha inviato a 30 blogger delle mistery box con dei prodotti per comunicare attraverso delle ricette le eccellenze delle Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini.

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione4 Ore
  • Tempo di riposo2 Ore 30 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàEstate, Autunno

Ingredienti

Per la pasta

300 g farina 0 (TerrAntica)
3 uova (intere)
q.b. sale

Per il ripieno

500 g animelle di vitello
50 g burro
q.b. farina
3 cucchiai aceto
2 foglie alloro
1 bicchiere vino bianco (Malvasia di Candia)
3 cucchiai Grana Padano grattugiato (Caseificio Sociale Alta Val Tidone)
1 uovo
q.b. timo
q.b. pepe nero

Per il condimento

300 g funghi porcini (freschi)
300 g funghi finferli (gallinacci) (o galletti)
2 spicchi aglio bianco piacentino
Mezzo peperoncino fresco
50 g olio extravergine d’oliva (Passerini Valle del Tidone)

Strumenti

1 Mattarello
1 Pentola
1 Padella
1 Spianatoia
1 Spugnetta
1 Coltello
1 Bacinella
1 Pentolino
1 Ciotola

Passaggi

Le animelle sono pregiate frattaglie molto delicate che hanno bisogno di essere trattate con dolcezza. Sono le ghiandole salivari presenti in bovini e ovini giovani, che tendono a scomparire con l’arrivo dell’età adulta. La consistenza è morbida e hanno un sapore gradevole. Devono essere prima tenute a bagno in acqua fredda e aceto per un paio di ore, poi si può iniziare la cottura. Un tempo era un ingrediente che usava solamente il popolo ora non è raro trovarlo nelle cucine degli chef stellati in piatti prelibati e costosi.

Per la pasta

Setacciare la farina, unire un pizzico di sale, disporla a fontana. Rompere le uova e incorporare piano alla farina. Impastare almeno per 10 minuti. Lasciare riposare l’impasto per circa mezz’ora e stendere con un mattarello. Ricavare dei quadrati che andranno riempiti con l’impasto.

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Per il ripieno

Portare a bollore un pentolino di acqua leggermente salata, con due foglie di alloro. Sbianchire le animelle per qualche minuto poi scolarle e privarle della membrana con l’aiuto di un coltellino.

Fare dei pezzetti di circa tre centimetri per lato e infarinarli delicatamente. Sciogliere in un pentolino il burro e saltare le animelle. Quando saranno dorate, sfumare con un bicchiere di Malvasia. Lasciare raffreddare.

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Una volta raffreddate, tagliare al coltello le animelle e versarle in una ciotola. Unire il formaggio, un uovo, qualche foglia di timo, sale e pepe. Con un cucchiaio, disporre un po’ di impasto su ogni quadrato di pasta. Inumidire i bordi e formare delle piccole piramidi.

Per il condimento

Con un coltellino affilato, togliere la parte radicale dai funghi liberandoli dal grosso della terra. Con l’aiuto di una spugnetta, mondare delicatamente i porcini e i finferli. Tagliarli grossolanemente. In un tegame , scaldare l’olio con l’aglio e il peperoncino. Versare i funghi (prima i porcini e subito dopo i finferli) e portare a cottura aggiustandoli di sale.

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Finitura del piatto

Una volta completati i ravioli, cuocerli in acqua salata e scolarli al dente. Saltarli con garbo nel tegame con i funghi e servirli decorando con dei fiori di sambuco freschi.

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Vino in accompagnamento: la Malvasia di Candia

Nella mia mistery box ho ricevuto una bottiglia di Malvagia della cantina Il Poggiarello di Piacenza. Questa etichetta fa parte della serie “I volti”, un’idea che ho apprezzato molto perchè in effetti ci sono vini che restano impressi nella memoria, come un volto. In questa bottiglia è raffigurata una ragazza con un fiore in bocca che evoca serate estive che profumano di fiori e di erba.

Questo vino fa crio-macerazione, fermetazione con lieviti selezionati in cantina e affinamento in acciaio. Ha un aspetto luminoso con un colore paglierino dai riflessi dorati. Al naso note fruttate di pesca bianca e agrumi. Tra i fiori, ho percepito in maniera spiccata il sambuco che ho voluto usare anche nella finitura del piatto per richiamare la sensazione nel calice.

Le note agrumate e la buona verticalità, mi hanno fatto pensare di abbinare questa Malvasia alla grassezza e alla delicatezza delle animelle. Ha sorprendentemente sostenuto anche il profumo dei porcini freschi alleggerito dai finferli. Ottimo calice che ha valorizzato il piatto.

#aromamalvasia; #emiliawineexperience; #stradavinicollipiacentini; #valtidonewinefest

(Instagram: @stradavinicollipiacentini – Facebook: @stradavinisaporicollipiacentini)

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