Cari lettori, questa Quiche con Verza e Provola ha un sapore divino. Prima di passare alla ricetta ecco per voi la storia della Verza.
La verza è una varietà di cavolo, simile al cavolo cappuccio. È un ortaggio invernale.
nell’antichità la brassica (il nome latino del cavolo) godette di una fama straordinaria non solo come alimento adatto a tutte le stagioni, crudo o cotto, ma anche come rimedio a una molteplicità di affezioni (compresa impotenza e ubriachezza).
Questo robusto ortaggio, nelle sue diverse varietà, ha costituito per secoli un caposaldo alimentare, immancabile materia prima di zuppe e minestre, da solo o accompagnato da altri ingredienti come la carne di maiale nella casseula lombarda. Può anche essere scorta alimentare conservata per fermentazione controllata, i crauti, anch’essi a volte compagni di salsicce e altri tagli di maiale, come nella choucrute alsaziana. Proprio in Alsazia il cavolo ha conservato a livello popolare una ricca serie di detti, credenze, pratiche sulle quali ci vogliamo soffermare. Nell’immaginario dei contadini di quelle terre, l’ortaggio ha una valenza simbolica particolare. Le foglie centrali del cavolo cappuccio (come del resto la rosa) vengono assimilate al sesso femminile, mentre il fusto, il caulis latino (da cui “cavolo” in italiano) rappresenta il membro virile; è questo, in fondo, lo stesso meccanismo che spiega gli eufemistici modi di dire popolari italiani (non capisci un cavolo, non c’entra un cavolo, lo scherzo del cavolo, testa di cavolo ecc.).
Ma più interessante è la similitudine istituita tra il ciclo vitale del cavolo, in Alsazia tradizionalmente seminato a marzo e raccolto nove mesi dopo, a novembre e la gestazione umana. Oltre alle trasparenti allusioni accennate, si aggiunga che alle contadine che estraggono con le due mani con gesto roteante la “testa” da terra e tagliano la radice (il “cordone ombelicale”) viene popolarmente dato il nome di “levatrici”.
La Verza, infine, contiene: vitamina E, un potente antiossidante; zolfo, utilissimo per l’apparato respiratorio; e un principio attivo molto raro che serve a proteggere le mucose dello stomaco e dell’intestino.
Fonti:http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/orto-frutti/storia-del-cavolo.html
http://www.alimentipedia.it/verza.html
http://www.lucasardellaejanira.it/dettaglio-post-rubrica.php?id=275&page=
quiche con verza e provola

Ingredienti:
-1 verza
-2 uova
-Noce Moscata q.b.
-Sale q.b.
-Pepe q.b.
-1 Provola grande
-1 rotolo di pasta brisè
-1 fetta doppia di prosciutto cotto da 150 g

Preparazione:
Sbollentare le foglie di verza in acqua salata. Nel frattempo tagliare a cubetti la provola.
In una ciotola sbattere le uova con sale, noce moscata e pepe. Unire la provola, la verza e il prosciutto cotto tagliato a dadini. Srotolare la pasta brisè e porla in una teglia e, in seguito, bucherellarla. Versare il composto di uova, verza e provola e cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti circa.

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