Lo sfriuonzolo è un piatto tipico della tradizione cilentana, che negli anni passati, veniva preparato proprio nei mesi di gennaio e/o febbraio, periodo durante il quale si macellavano i maiali. Infatti subito dopo le vacanze natalizie i contadini che erano soliti crescere i maiali, ne ricavavano la carne da conservare in dispensa, e con i pezzi più grassi come il guanciale che è la parte del collo ricca di grasso, provavano se la carne di maiale appena macellata era buona. L’ altro ingrediente principale è la pappacella (il peperone tondo sott’ aceto), infatti l’umidità e l’aceto che rilasciano le puppachielle o pappacelle è indispensabile per uno sfriuonzolo fatto a regola d’arte. La cottura dello sfriuonzolo è molto semplice, occorre far rosolare bene la carne, sfumarla con il vino bianco, poi aggiungere la cipolla e l’aglio sminuzzati, a seguire la patate tagliate a tocchetti e quando sta per terminare la cottura si uniscono le pappacelle e l’alloro. In passato lo sfriuonzolo veniva fatto solo con carne e pappacelle, ora con l ‘ aggiunta delle patate può essere considerato anche un piatto unico, non soltanto un secondo piatto. In estate lo sfriuonzuolo è protagonista di una sagra che si tiene in un paesino del Cilento, e questo ci fa capire quanto sia apprezzato e rinomato questo piatto.

Di seguito tutti i brevi passaggi per realizzare questo gustosissimo sfriuonzolo con patate!