Isola di La Maddalena |
Sono da poco rientrata da una breve vacanza nel mio paese natale in Sardegna ed ancora sto con i piedi qua ma il mio cuore è ancora là.
Mi succede sempre così ormai da molto tempo, da quando cioè me ne sono andata per formarmi una famiglia.
E dire che ho sempre desiderato di andare via dal mio paese, non mi sentivo a mio agio, sicuramente per colpa mia, a causa del mio carattere introverso: sognavo “il continente” per sentirmi più libera ed estroversa.
Però, nonostante tutto, ora batto i piedi se non riesco ad andarci almeno una volta l’anno.
Il fatto è che è un’isola magica, troppo bella, nonostante i suoi mille problemi. E’ meta ambita di tanti turisti, ormai conosciuta da tanti per il suo mare meraviglioso.
Ma l’isola di cui avevo bisogno io è questa, un po’ malinconica, abbandonata dalle migliaia di turisti che l’affollano in estate; così come la vivevo io da ragazza, nelle serate grigie e spesso tristi del periodo invernale.
Ho trovato proprio questo, solitudine, pioggia, vento, il mare mosso che ha messo a rischio le corse dei traghetti che ci permettono di arrivare all’isola madre.
Me la sono goduta così in questi pochi giorni, andando a cercare qualche piccolo angolo che mi riportasse alla mia gioventù; me la sono goduta a piedi con le sue discese e soprattutto le sue salite.
Ho fatto un pieno di nostalgia che spero mi accompagni fino al prossimo anno.
Ho fatto anche un salto al “Nord” che sempre mi attira, Milano e dintorni, ma soprattutto per stare vicino per qualche giorno alla mia figliola con la quale ho trascorso un piacevolissimo ponte di Ognissanti.
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