PANDORO VEGANO

Il pandoro, insieme al panettone, è uno dei dolci natalizi più tipici in Italia, diventato ormai immancabile sulle tavole di tutti gli italiani nel periodo natalizio, conosciuto ed esportato in tutto il mondo. La forma classica del pandoro è a tronco, con rilievi a forma di stella, di solito a otto punte.Il pandoro vegano è la versione del classico dolce natalizio senza ingredienti di origine animale. Qui trovate anche il pandoro seguendo la ricetta classica.

  • DifficoltàAlta
  • CostoAlto
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni8-10
  • CucinaItaliana

Ingredienti

1° Impasto

  • 100 gdi lievito madre (o 80 g di li.co.li.)
  • 240 gdi farina W 380* (Pronto panettone Zappalà, o panettone molino quaglia o farina Z panettone Dallagiovanna)
  • 90 gdi zucchero di canna
  • 90 gdi acqua (50 g se si utilizza li.co.li.)
  • 2 gdi lecitina di soia
  • 80 gdi burro vegetale (o 50 g di olio di riso, o mais, o di oliva etc)
  • 60 gdi panna di soia (o yogurt di soia)

2° Impasto

  • 120 gdi farina W 380*
  • 50 gdi zucchero di canna
  • 5 gdi sale
  • 20 gdi burro vegetale (o 13 g di olio di riso, o mais, o di oliva etc)
  • 30 gdi panna di soia (o yogurt di soia)
  • 16 gdi burro di cacao
  • 1 baccadi vaniglia
  • 90 gdi water roux (18 g di farina + 90 g di acqua)
  • 1 bustinadi zafferano in polvere (facoltativo)
  • 1 cucchiainodi malto d’orzo

ci serve anche

  • 1stampo da pandoro da1 kg o 2 da 500 g
  • burro vegetale quanto basta per imburrare lo stampo
  • 1termometro per alimenti a sonda
  • 1cella di lievitazione casalinga (facoltativa)

Preparazione

  1. *Per la farina se non riuscite a reperire una delle  farine tecniche acquistabili on line (panettone molino Quaglia o Z panettone molino Dallagiovanna o pronto panettone Zappalà) potete utilizzare una manitoba, io mi sono trovata bene con la manitoba lo Conte. Se volete utilizzare lievito di birra preparate una  biga sciogliendo il lievito di birra (7g), nell’acqua (35g) e aggiungendo poi la stessa farina che utilizzate in ricetta (70g), lavorate ottenendo un impasto non troppo liscio formate una palla mettete in una ciotola, coprire con pellicola e lasciate riposare per 8-10 ore, poi utilizzatela al posto del lievito madre indicato in ricetta.  

  2. Nei giorni che precedono la preparazione del pandoro vegano rinfrescate spesso il vostro lievito madre in modo da averlo bello attivo. Nella gironata in cui dovete impastare il pandoro vegano procete con 3 rinfreschi consecutivi per arrivare ad impastare alle 21:00 ma voi gestitevi i tempi per i rinfreschi secondo le vostre esigenze: ♦ Primo rinfresco ore 12:00 ♦ Secondo rinfresco ore 15:00 ♦ Terzo rinfresco ore 18:00

  3. Preparate anche il water roux in modo da tenerlo pronto per il secondio impasto. Trovate il procedimento QUI

  4. coprite con pellicola a contatto e lasciate raffreddare

  5. Preleviamo un pò di acqua dal totale indicato in ricetta ( circa 20-30g) e versiamolo in una ciotola insieme alla lecitina di soia lasciamolo circa 1 ora o più per fare in modo che la lecitina si sciolga

  6. Preparatevi tutti gli ingredienti, dovrete avere tutti gli ingredienti già pesati e pronti per l’uso. Quindi pesate l’acqua, lo zucchero, la panna il lievito madre, il burro vegetale, pesate la farina e setacciatela

  7. Sciogliete bene lo zucchero nell’acqua, versate il composto di acqua e zucchero nella ciotola della planetaria e aggiungete il lievito madre (se usate quello solido va spezzettato),avviate la planetaria a media velocità con il gancio a foglia per far sciogliere un pò il lievito madre,

  8. fate andare  fino a far formare una schiuma fitta

  9. Sostituite il gancio a foglia con quello ad uncino e aggiungete la farina a pioggia tutta in una volta e avviate la planetaria a bassa velocità, fate an dare fino a quando l’impasto inizia a prendere corpo

  10. con la planetaria in movimento aggiungete il composto di acqua e lecitina dopo averlo mescolato con una forchetta

  11. quando l’emulsione di acqua e lecitina si è incorporato aggiungete a filo la panna di soia

  12. Fate andare la planetaria sempre a bassa velocità fino a quando l’impasto non sarà incordato, e tirando un lembo si formerà il velo

  13. ora potete aggiungere il burro vegetale, dovete aggiungerlo in 2 riprese aspettando che la prima aggiunta si sia incorporata all’impasto

  14. Fate andare la planetaria sempre a bassa velocità fino a quando l’impasto non sarà incordato, ossia si staccherà dalla ciotola diventerà elastico e si arrotolerà intorno al gancio e  tirando un lembo formerà il velo

  15. trasferite l’impasto in un contenitore che lo potrà contenere anche quando triplicherà il suo volume, quindi segnate il livello ( è molto importante segnare il livello non ve ne dimenticate). Se utilizzate un contenitore di forma regolare che non è svasato potrete monitorare facilmente quando l’impasto sarà triplicato di volume altrimenti, staccate un pezzetto di impasto e riponetelo in un piccolo contenitore graduato o un bicchiere che abbia le pareti dritte  avrete così una  spia di lievitazione che vi permetterà di monitorare l’impasto, coprite entrambi i contenitori con coperchio o pellicola.

  16. Ora riponete l’impasto a lievitare ad una temperatura di 26°C ( la temperatura è fondamentale se non ci sarà abbastanza caldo il vostro impasto non lieviterà) io uso una cella di lievitazione casalinga (in rete trovate le istruzioni su come fabbricarvene una). L’impasto triplicherà in circa 10-12 ore se starà ad una temperatura costante di 26-28°C, nel caso nel tempo stabilito ciò non si verificasse, non passate al secondo impasto ma aspettate il completo sviluppo dell’impasto, in quanto rischiate di comprometterete tutto il lavoro, non è esculso che potranno servire anche più ore all’impasto per triplicare.

  17. quando l’impasto sarà triplicato riponetelo in frigorifero per almeno 30 minuti meglio se resta 1 ora (in questo modo si abbasserà la temperatura dell’impasto che dovrebbe essere intorno ai 26-28°C) nel frattempo preparatevi tutti gli ingredienti, così come abbiamo fatto per il primo impasto in modo da avere tutti gli ingredienti già pesati e pronti per l’uso.

  18. trasferite il primo impasto nella ciotola della planetaria e aggiungete il water roux, il malto d’orzo e la farina setacciata. Avviate a bassa velocità per circa 10 minuti

  19. poi aggiungete lo zucchero

  20. quando lo zucchero sarà incorporato aggiungete la panna di soia, se avete deciso di aggiungere lo zafferano per colorare il pandoro vegano scioglietelo nella panna

  21. quando la panna è incorporata aggiungete il burro di cacao e fatelo incorporare all’impasto

  22. aggiungete anche il sale

  23. ed in ultimo i semi della bacca di vaniglia

  24. lasciate incordare, poi aggiungete il burro di soia in due riprese aspettando che la prima aggiunta si sia incorporata all’impasto prima di aggiungere la seconda

  25. Fate incordare l’impasto, qunado è ben incordato tirando un lembo dovrà formarsi il velo

  26. copriamo la ciotola della planetaria e lasciamo puntare* l’impasto per 30 minuti *La puntatura consiste in un riposo della massa, che va dai 15 minuti per impasti semplici, fino a 1 ora per quelli complessi come i grandi lievitati, durante questa fase, il glutine che è stato sollecitato a formarsi con l’impastamento, si consolida, e la fermentazione alcolica si attiva. Dalla durata della puntatura dipende anche l’ampiezza degli alveoli, in quanto un glutine sviluppato ha una maggiore capacità meccanica di sopportare la spinta dell’anidride carbonica. Trascorso il tempo di riposo trasferiamo l’impasto su di un piano di lavoro, se volete fare due pandori da 500g dividete l’impasto in due parti uguali

  27. arrotondate l’impasto con il metodo della pirlatura* l’impasto con l’aiuto di un tarocco o con le mani imburrate senza utilizzare farina *La pirlatura consiste nel far effettuare alla massa , un  movimento rotatorio su se stessa con contestuale strofinamento sul piano.

  28. Imburrate lo stampo da pandoro

  29. trasferite delicatamente l’impasto nello stampo con la chiusura sotto, coprite con pellicola e lasciate lievitare il pandoro vegano ad una temperatura di 26-28°C per 4-8 ore circa, ( io ho riposto in cella di lievitazione)

  30. L’impasto dovrà arrivare a 1-2 centimetri dal bordo dello stampo; aspettate comunque il completo sviluppo della massa, quindi se trascorse le 4-8 non sarà arrivato a 1-2 centimetri dal bordo attendete il completo sviluppo e poi procedete con la cottura

  31. Preriscaldate il fornio a 170°C e infornate per circa 40-45 minuti  mettendo il pandoro sulla griglia nel ripiano più in basso possibile, altrimenti rischiate che in in cottura la cupola tocchi le resistenze del forno e si bruci.

  32. Il pandoro può essere sfornato quando raggiunge al cuore la temperatura di 94°C quindi sfornate il pandoro e lasciatelo raffreddare

  33. Sfornate il pandoro vegano e lasciatelo raffreddare per 2 ore circa nello stampo.

  34. Trascorse le due ore, se resta di più non succede nulla,  togliete il pandoro  dallo stampo e lasciatelo ancora per 6 ore a raffreddare su una gratella prima di imbustarlo, spruzzando all’interno dei sacchetti dell’alcool  a 95° quello per liquori. L’alcool farà da conservante.

  35. Spolverate il pandoro vegano con zucchero a velo, possibilmente vanigliato tagliate a fette e servite

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