Treccia di pan brioche

In arrivo una ricetta versatile, semplice e che terrete nel vostro repertorio. Vi salverà sempre. L’ho già realizzata una dozzina di volte per arricchire tavole e grandi buffet.

Potete realizzarla così al naturale oppure anche farcirla, come questa versione qui.

Questa volta l’ho voluta realizzare così, super semplice, arricchita con dell’origano e qualche seme di sesamo.

 

Per una treccia di pan brioche:

  • 250 gr di latte (o acqua andrà benissimo)
  • 20 gr di lievito di birra
  • 10 gr di zucchero
  • 250 gr di farina Manitoba
  • 100 gr di semola rimacinata
  • 100 gr di farina di farro
  • 150 gr di farina 00
  • 60 gr di olio extra vergine di oliva
  • 10 gr di sale

Per decorare:

  • 1 tuorlo
  • origano qb
  • sesamo qb
  • semi di papavero qb

Procedimento Bimby

Versare nel boccale il latte ed intiepidire per 1 minuto a 37° velocità 1.

Aggiungere il lievito, lo zucchero, le farine, l’olio ed il sale. Impastare a velocità Spiga per 3 minuti.

Al termine dell’impasto quello che otterrete è un impasto omogeneo, soffice. Formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola leggermente unta in luogo tiepido, al di fuori da correnti d’aria (io in forno spento) fino al raddoppio del suo volume. (circa 2 ore).

Al termine della lievitazione, sgonfiare l’impasto con le mani. Suddividerlo in due, e formare due filoni. Formare una treccia e rimettere a lievitare il nostro pan brioches su teglia del forno (vedi foto), rivestita di carta forno. Far lievitare per un altra ora, in questo modo lieviterà e si gonfierà ulteriormente.

Accendete il forno a 190°,statico. Nel mentre raggiunge temperatura, spennellate la vostra treccia con il tuorlo leggermente sbattuto. Decorate con sesamo,origano e semi di papavero.

Cuocere per 20/25 minuti, dando sempre un occhio alla treccia in modo che non si colori troppo. In tal caso, potete diminuire i gradi. A cottura ultimata sfornate e lasciate intiepidire.

Una volta intiepidito potete servirlo tagliandolo a fette o mettendolo al centro di una tavola, pronto per essere gustato.

Procedimento tradizionale:

Scaldare leggermente il latte e scioglierci al suo interno il lievito. In una ciotola bella ampia versare le farine con lo zucchero, e aggiungete pian piano il lievito sciolto nel latte e metà dell’olio. Iniziare ad impastare con l’aiuto di una forchetta, poi man mano che  l’impasto comincerà a ispessirsi aggiungere il restante latte e l’olio tenuti da parte. Mescolare per bene e per ultimo aggiungere il sale  e iniziare ad impastare con le mani.

Spostarsi su un piano di lavoro quando l’impasto comincerà ad essere un pochino omogeneo o quando non sarete più cosi comodi ad impastare nella ciotola. Impastate per bene per qualche bel minuto, 5 minuti all’incirca. Quello che dovrà risultare è un bel impasto omogeneo, liscio.

Formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola leggermente unta in luogo tiepido, al di fuori da correnti d’aria (io in forno spento) fino al raddoppio del suo volume. (circa 2 ore).

Al termine della lievitazione, sgonfiare l’impasto con le mani. Suddividerlo in due, e formare due filoni. Formare una treccia e rimettere a lievitare il nostro pan brioches su teglia del forno (vedi foto), rivestita di carta forno. Far lievitare per un altra ora, in questo modo lieviterà e si gonfierà ulteriormente.

Accendete il forno a 190°,statico. Nel mentre raggiunge temperatura, spennellate la vostra treccia con il tuorlo leggermente sbattuto. Decorate con sesamo,origano e semi di papavero.

Cuocere per 20/25 minuti, dando sempre un occhio alla treccia in modo che non si colori troppo. In tal caso, potete diminuire i gradi. A cottura ultimata sfornate e lasciate intiepidire.

Una volta intiepidito potete servirlo tagliandolo a fette o mettendolo al centro di una tavola, pronto per essere gustato.

 

Nota bene:

  • Si conserva per 2 giorni, se conservata in contenitore ermetico o sacchetto per alimenti.
  • Potete prepararla con anticipo, conservandola in un sacchetto per alimenti ben chiuso.

 

Semplice, senza burro, per arricchire le nostre tavole o i nostri buffet non c’è nulla di meglio. Che dite?

Alla prossima ricetta,

Evelyn.

 

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