Dietro le quinte delle cucine McDonald’s

Già vi ho raccontato di aver partecipato a un’anteprima dedicata a noi food blogger di GialloZafferano per la presentazione delle McChicken Variation: Delicato e Saporito.

Quello che voglio raccontarvi oggi è la bellissima esperienza della visita nelle magiche cucine McDonald’s e le sue tappe, dalla composizione dell’ordine alla preparazione dei prodotti. Insomma un vero tour alla scoperta del mondo McDonald’s.

All’interno di ogni ristorante McDonald’s sono presenti dei chioschi digitali, ovvero schermi touch screen grazie ai quali è possibile consultare il menù, inviare il proprio ordine direttamente in cucina e pagare immediatamente con carta di credito o bancomat. Grazie a un sistema che comunica con la cucina, i prodotti vengono preparati sul momento, e il cliente può personalizzare le ricette, modificato le quantità degli ingredienti o omettendoli.

Sponsorizzato da McDonald’s Italia

Siamo poi arrivati nel retro del ristorante, dove vengono conservate le materie prime i tre ambienti distinti:

  • cella negativa, (temperatura tra i -18° e i -23°), usata per conservare tutti i prodotti surgelati;

  • cella positiva, (temperatura tra 1° e 4°), usata per conservare prodotti da frigo come formaggio, insalata e miscela per gelato o milk shake;

  • magazzino in cui sono conservati packaging, salse e prodotti che non necessitano di essere riposti in locali refrigerati.

Finalmente è arrivato il momento di entrare nella cucina, dove troviamo piastre per la cottura degli hamburger, le friggitrici, dispencer di salse e contenitori.

La cottura degli hamburger (carne 100% bovina proveniente da 15.000 allevamenti italiani) avviene fra due piastre a temperatura elevata e differenziata per un tempo variabile, dai 40 secondi ai 115 secondi, a seconda della dimensione dell’hamburger.

La cottura alla piastra avviene senza olio, aggiungendo solo un pizzico di sale e pepe.

Come le piastre, anche le friggitrici vengono controllate da computer e pulite più volte nel corso della giornata. Un sistema computerizzato consente di monitorarne la qualità e verificare il grado di usura dell’olio, completamente vegetale, in modo da sostituirlo tutte le volte che il sistema stesso ne segnali la necessità. Ad ogni cambio viene sostituito il 100% dell’olio, e viene costantemente ripulito da eventuali residui e filtrato.

Abbiamo assistito a tutto il processo, a partire dall’arrivo dell’ordine sul monitor appositamente collocato in cucina fino alla successiva preparazione dei panini.

Naturalmente abbiamo preparato le nuove McChicken Variation!

Una volta preparati i panini, li abbiamo fatti scorrere nello scivolo, impacchettati e poi consegnati al personale che a sua volta li ha serviti al cliente.

A questo punto, è arrivato il momento migliore della giornata: l’assaggio!

Ovviamente ho assaggiato entrambe le versioni: McChicken Delicato e McChicken Saporito.

Difficile scegliere perché entrambe sono pazzesche!

Il McChicken Delicato è davvero delicato: ha un sapore non invasivo, ideale per chi non ama i sapori troppo forti.

Il McChicken Saporito, al contrario, è super saporito: ideale per i palati che amano sapori decisi.

E voi, che tipo siete? McChicken Delicato oppure McChicken Saporito?

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