Fave Autunnali
Fave con Cavolo cappuccio, Biete e Finocchietto selvatico
Allo Zio Onofrio.
La stagione autunnale come gia detto più volte è quella che preferisco, forse perché introduce l’inverno o forse perché mi sembra molto romantica. Proprio stamattina appena alzato mi giravano in mente le parole :
“L’autunno è la stagione dei ricordi che riaffiorano davanti ai vetri delle finestre coperte da goccioline finissime” citazione che non ho tardato a pubblicare sui vari social network.
Sarà che mi sono rammollito il cervello o sarà quel che sarà, oggi parliamo di ricordi.
“Montelavano” è una località dei miei ricordi, della mia infanzia, un posto dove il tempo sembrava inseguire inesorabilmente il ciclo del grano e della natura. Dalla semina alla mietitura, dalla piantagione delle piantine da orto al raccolto alla conservazione dei legumi e così via. . . . un orologio biologico perfetto!
E proprio in autunno, quando era appena ricominciato il ciclo appena descritto, in quelle giornate un po grigie e malinconiche, che salutavano la bella stagione e le fatiche andate, si facevano le zuppe di legumi.
Una di questa è :Fave con Cavolo cappuccio, Biete e Finocchietto Selvatico.
Andiamo subito alla ricetta
Ingredienti :
100 gr di fave secche con la buccia
70 gr di Biete selvatiche
70 gr di Cavolo cappuccio
Finocchietto selvatico q.b. ( ho usato i semi )
1 cucchiaino Dado vegetale fatto in casa ( aglio, sedano, carota, cipolla )
1 Cipolla grande
Peperoncino in polvere
Sale
Olio Evo
preparazione
Mettere a bagno le fave almeno 12 ore prima della preparazione.
Pulite le fave privandole della loro unghia lasciando il resto del corpo di buccia attaccato al frutto. Mettete in un tegame tutti gli ingredienti sopra descritti tagliati grossolanamente.
Portate a bollore, coprite, e cuocete per 1 ora a fiamma bassa, rigirando di tanto in tanto con un mestolo di legno.
Trascorso il tempo di cottura, impiattate e condite con un giro di olio Evo; e a piacimento del pepe nero.
Io ho accompagnato le Fave Autunnali con pane integrale di Tumminia e un bel pezzo di pecorino stagionato.
Una ricetta calda di cucina tradizionale che saprà stupire anche i palati più esigenti.
Per la cronaca, a Montelavano ci ritorno ancora e tutt’oggi sembra di sentire ancora gli odori di pane caldo e biscotti in forno, ma questa è un’altra storia.
Buon appetito.
LaFornelleria.