Cicoria bollita

Cicoria bollita semplice da preparare mezzora quaranta di cottura e un filo di olio,e qualche tozzetto di pane, è la cena è pronta.cicoria bollita

 

PROCEDIMENTO

Lavate e fate bollire la cicoria per una mezz’oretta quaranta minuti circa,aggiustate con il sale,e la cicoria e pronta servitela in un piatto profondo la cicoria bollita e buon appetito..aggiungete l’olio d’oliva servite la cicoria bollita.

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Cucina

In cucina l’utilizzo più frequente è quello delle foglie nelle insalate (fresche o cotte). Se si fa un uso costante delle foglie fresche si ottengono anche i benefici medicamentosi descritti sopra. Per evitare l’eccessivo gusto amaro le foglie vanno raccolte prima della fioritura o va eliminata la parte più interna.
La radice della pianta se tostata diventa un ottimo succedaneo del caffè (pratica proposta a quanto pare nel 1600 dal medico e botanico veneto Prospero Alpini(1553 – 1617)[6]; inizialmente però come scopo terapeutico), utilizzo attivato soprattutto in tempi di guerra quando le importazioni del caffè subivano rallentamenti come ad esempio durante il periodo napoleonico in Europa, oppure per altri motivi in India, o ancora nella Germania Orientale del 1976 durante la “crisi del caffè”. La radice inoltre, se bollita, rappresenta una buona alternativa alimentare per il diabetico (l’inulina viene sopportata meglio dell’amido).

Anche se oggi questo alimento è messo in secondo piano, non dimentichiamoci che in passato era molto più utilizzato come ad esempio “pane e cicoria ripassata”. È grazie al popolo romano che, tra tutte le erbe spontanee, la cicoria è quella che maggiormente viene ricordata anche da chi in campagna non ci va mai. Anticamente esisteva il personaggio del “cicoriaro” che come mestiere raccoglieva nei campi questa pianta e poi la rivendeva nei mercati rionali. Attualmente la maggioranza dei piatti preparati con la cicoria rientrano nella categoria dei “piatti tipici regionali”, come ad esempio il martuoffolo, tipico del Sannio e dell’Irpinia a base di cicoria e patate, mentre in Puglia si aggiunge al purè di fave.

 

Pubblicato da Juli

Salve,non sono cuoca ma ho aperto questo blog per passione,scusate gli errori.

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