Cari lettori, ieri a causa di un problema tecnico non è stato possibile accedere al blog, oggi il problema è stato risolto e quindi cerchiamo di recuperare. Ieri doveva essere pubblicata l’ultima ricetta della “Settimana del fritto” dunque, per rimetterci in carreggiata, vi posterò la ricetta oggi: si tratta delle Graffe. Questo dolce deriva dai krapfen austriaci, che nascono nel ‘600 da una pasticcera di nome Veronica Krapf che inventò una frittella tonda contenente un cuore di marmellata. La versione nostrana, un pò diversa per forma, prende vari nomi a seconda delle regioni: Graffe in Campania, Bomboloni in Emilia Romagna e Toscana, e Bombe nel Lazio. Nonostante ciò il termine più corretto in italiano è Graffe, perché corrisponde maggiormente alla forma tedesca krapfen. Il nome deriva da una forma originaria del dolce che era allungata. Questo piatto è cucinato in ogni periodo dell’anno ma nasce come tipico del Carnevale.
La ricetta che vi propongo è quella napoletana, vi assicurò che è una bontà:
graffe-per-tutti-i-gusti

Ingredienti:
Per la pasta:
-500 g di farina
-500 g di patate
-100 g di burro
-4 uova
-1 cucchiaio di sale
-2 cucchiai di zucchero
-2 dadi di lievito di birra
-Poca acqua tiepida
Per friggere:
-Olio di semi q.b
Per guarnire:
-Zucchero

Preparazione:
Cuocere le patate in abbondante acqua calda e schiacciarle con lo schiacciapatate. Lavorare la farina con lo zucchero, le uova, il sale, il burro ammorbidito, le patate e il lievito di birra, precedentemente sciolto in poca acqua tiepida. Bisogna lavorare poco l’impasto e amalgamarlo in poco tempo. Formare dei bastoncini tagliandoli ogni 20 cm e chiudendoli ad anello. Lasciarli riposare per 1 ora coperti al caldo. Friggere gli anelli in olio bollente in una pentola abbastanza alta. Asciugare le graffe su carta paglia e ricoprirle con lo zucchero.