Calamaro affogato alla pugliese

Calamaro affogato

Calamaro affogato

 

Il calamaro affogato alla maniera pugliese è un secondo piatto di pesce particolarmente facile da realizzare. La sua caratteristica, infatti, è quella di tirar fuori la sua stessa acqua quando è cotto in maniera pressoché ermetica. Non occorre fare altro se non attendere il tempo di cottura. Il segreto di questa ricetta, tramandata sempre uguale da secoli, è l’utilizzo di una pentola di coccio per la cottura e il fatto di non toccare mai gli ingredienti mentre sono sul fuoco. Il pesce, infatti, si mette a cuocere insieme a tutto il resto e non si deve mai – e sottolineo MAI – né mescolare né togliere il coperchio. In questa cottura lenta, a fuoco basso e con la temperatura quasi costante all’interno della pentola, sta il sapore e la meraviglia di questo piatto povero tipico della Puglia.

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Ingredienti per 4 persone

    • 1 chilo e mezzo di calamaro freschissimo
    • 1 spicchio di aglio
    • ½ cipolla
    • 4 pomodorini ciliegini
    • ½ bicchiere di olio extravergine di oliva
    • 1 mazzetto di prezzemolo
    • Pepe in grani
    • Peperoncino q. b. 

 

 

 

Procedimento

Per il calamaro affogato alla maniera pugliese per prima cosa pulite il pesce eliminando ossa interne ed interiora. Lavatelo abbondantemente sotto l’acqua corrente e tagliatelo ad anelli, lasciando interi solo i tentacoli. Prendete una pentola di terracotta (o in alternativa una pentola in acciaio con un coperchio a chiusura quasi ermetica) e metteteci il pesce. Aggiungete tutti gli altri ingredienti: l’olio, l’aglio, la cipolla affettata sottilmente, i pomodorini ciliegini spezzettati, il pepe in grani ed il prezzemolo tritato grossolanamente. Chiudete con il coperchi e lasciate cuocere per un’ora a fuoco moderato senza mai aprire. Dopo un’ora fate la prova forchetta per verificare la cottura del calamaro. Servite con fette di pane abbrustolito poste alla base del piatto di ogni commensale.