La torta di mele di Santa Ildegarda è una torta profumata caratterizzata dalla farina di farro nell’impasto e dall’aroma particolare dovuto al Rum e alla liquirizia in polvere, che ho usato per la prima volta. Quindi, se già le torte di mele in generale sprigionano un profumo buonissimo, la torta di mele di Santa Ildegarda è ancora più aromatica.
Era da tanto che non facevo una torta di mele: sul blog trovate solo la torta di mele al Vov, che avevo fatto prima di aprirlo, e la torta Guglielmo Tell, che è una crostata con le mele dedicata all’omonima opera rossiniana. Così, con l’arrivo dell’autunno, mi sono detta che era arrivato il momento di riempire questo vuoto e, complice l’arrivo del freddo e la voglia di una torta che è il dolce autunnale per antonomasia, mi sono messa all’opera ho preparato la torta di mele si Santa Ildegarda.
Per Santa Ildegarda, “la liquirizia è moderatamente calda. Schiarisce la voce, in qualsiasi modo venga assunta; dà uno spirito soave, schiarisce gli occhi, facilita la digestione addolcendo lo stomaco”.
La ricetta della torta di mele di Santa Ildegarda è tratta dal libro “Le ricette della gioia con santa Ildegarda” di Daniel Maurin e Jany Fournier- Rosset.
Se vi piacciono i dolci con le mele, provate anche le mele al forno ripiene di Santa Ildegarda.

- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaEuropea
Ingredienti
- 2mele (io ho usato le renette)
- 150 gfarina di farro
- 150 gzucchero di canna (grezzo)
- 3uova
- 1 cucchiainolievito chimico in polvere
- 1 cucchiaiorum
- 1 cucchiainoliquirizia in polvere
- 1 pizzicosale
Strumenti
- 1 Ciotola
- 1 Cucchiaio
- 1 Forchetta
- 1 Setaccio
- 1 Coltello
- 1 Stampo per crostata da circa 20 cm di diametro
Preparazione
Per preparare la torta di mele di Santa Ildegarda, per prima cosa mescolate in una ciotola la farina con lo zucchero ed il lievito setacciato.
Poi aggiungete le uova, una alla volta, leggermente sbattute con una forchetta, e mescolate fino a quando il composto risulterà omogeneo.
Quindi, unite la liquirizia, il sale ed il Rum e mescolate di nuovo.
A questo punto, lavate e sbucciate le mele e tagliatele a fettine sottili.
Ora, mettete l’impasto in uno stampo da crostata imburrato ed infarinato (io ne ho usato uno di carta e questa operazione non è stata necessaria) e adagiatevi sopra le mele a raggiera.
Infine, fate cuocere la torta in forno (io ho usato la funzione statica) preriscaldato a 180° per circa 40 minuti. Il tempo di cottura dipende dal forno, quindi vi consiglio di fare la prova con uno stuzzicadenti.
NOTE
Rispetto alla ricetta originale, ho dimezzato la quantità di mele perché era eccessiva rispetto al ripieno e alla dimensione della tortiera. Se volete raddoppiare le dosi delle mele, potete provare ad aggiungerle a pezzettini nell’impasto.
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buongiorno, premetto che non sia una polemica o critica ma, a titolo informativo ai tempi di Ildegarda
il lievito non esisteva… dunque mi chiedevo come facesse a lievitare i dolci o quello quanto scritto sul blog è solo agiunzione ? Grazie per aver letto la mia domanda
Buongiorno! Il lievito nel Medioevo esisteva: ovviamente non era il lievito chimico che usiamo oggi. Inoltre, molte ricette si ispirano ai consigli di Santa Ildegarda ma sono adattate ai tempi odierni. Grazie a lei per la domanda!
Buongiorno! Grazie per la risosta, quindi il lievito che usavano era il lievito madre?
Sì. Prego!