Le frittelle a spirale mi hanno sempre ispirato! Avevo salvato la ricetta tanto tempo fa, l’ho sistemata con un’altra letta su un libro di ricette regionali sarde e infine l’ho finalmente provata! Buonissime!
Le frisjioles, come vengono chiamate in lingua sarda, sono delle frittelle di Carnevale che si preparano con ingredienti semplici e la farina utilizzata è la semola di rimacinato che le rende saporite e rustiche allo stesso tempo, oltre che croccantine fuori e soffici dentro.
Si conservano bene anche fino al giorno dopo, ma in questo caso è preferibile scaldarle per qualche secondo al microonde.
Un’altra delle particolarità di questi dolci di carnevale è l’utilizzo del liquore, quello originale infatti è il filu ‘e ferro un’acquavite di Sardegna, che ho sostituito come consigliato dalle varie ricette che ho letto, con un liquore all’anice. In alternativa utilizzate un liquore forte come il rum o il brandy.
La preparazione di queste frittelle prevede l’utilizzo di un imbuto col manico lungo, nel quale versare la pastella e in questo modo realizzare le spirali direttamente in padella. Io ho preparato una sac à poche particolare che vi spiegherò più avanti 😉
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- Preparazione: 20 + lievitazione Minuti
- Cottura: 15 Minuti
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 3 frittelle grandi
Ingredienti
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500 g Semola di grano duro rimacinata
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400 ml Latte
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100/120 ml Succo d'arancia
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1 cucchiaio Scorza d'arancia (grattugiata)
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1 cucchiaio Liquore all'anice (o altro forte)
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5 g Sale
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15 g Lievito di birra fresco
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q.b. Zucchero
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q.b. Olio di semi di arachide (per friggere)
Preparazione
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Sciogliete il lievito nel latte.
In una ciotola capiente mettete la farina di semola, fate la fontana e unite la scorza d’arancia, il liquore e 100 ml di succo d’arancia.
Lavorando con una mano (l’altra tiene la ciotola) cominciate ad amalgamare gli ingredienti al centro, aggiungendo parte della farina laterale man mano.
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Quando al centro avrete già una consistenza cremosa, cominciate anche ad aggiungere il latte poco alla volta, incorporando man mano il resto della farina. Infine aggiungete anche il sale.
Continuate a “schiaffeggiare” l’impasto con la mano sollevandolo ogni volta, in questo modo verrà impastato bene e voi vi ritroverete dei bicipiti da palestra.
Alla fine dovrete ottenere una pastella che sollevata, ricadrà a nastro e pesantemente, quindi se vedete che è ancora troppo densa aggiungete un po’ di succo di arancia oppure latte.
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Coprite la ciotola con della pellicola e ponete a lievitare in un luogo tiepido al riparo da correnti, io di solito utilizzo il forno con la lucina accesa.
L’impasto dovrà lievitare almeno 2 ore perchè deve raddoppiare e avere tante bollicine in superficie.
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Nel frattempo dovete organizzarvi 🙂 Se non avete l’imbuto di cui vi parlavo all’inizio fate come me: ho ritagliato la parte del tappo di una bottiglia di plastica e l’ho inserita in una sac à poche tagliata ad un’altezza utile per far uscire solo la corona, in modo da poterla anche avvitare (in questo modo bloccherete la fuoriuscita della pastella) GUARDA LE FOTO
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Quando la pastella è ben lievitata, riscaldate l’olio (profondo almeno 3 cm) e inserite la pastella nella sac à poche.
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Appena l’olio è ben caldo, ma non bollente (l’ideale è una temperatura di 170 °C, l’olio deve sfrigolare intorno alla frittella) formate la spirale direttamente in padella cominciando dal centro e cercando di avere una velocità lenta e costante per ottenere delle frittelle a spirale regolari 🙂
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Quando sotto saranno ben dorate, rigirate le frittelle aiutandovi con due palette e finite di cuocere anche dal’altro lato. Ponetele man mano su carta assorbente da cucina.
Infine passate le frittelle a spirale nello zucchero semolato e servite tiepide o fredde.