Dolce cappuccino

Il mercoledì, nella mia città del cuore, è giorno di mercato: il centro storico si riempie di bancarelle di ogni tipo fin dal primo mattino e, pian piano, il vociare delle persone che animano le strade riempiono dalle piazze ai vicoli più stretti. Con il passare delle ore, quello che all’inizio è un bisbigliare sommesso diventa via via più rumoroso: ai fruscii dei sacchetti e dei passi trascinati degli anziani mattinieri, si aggiungono le risate dei bambini, le chiacchiere di mamme che spingono i passeggini, i saluti tra i signori che fanno capannello discutendo di politica, delle vigne e del fatto che non ci sono più le mezze stagioni. Pensando a questi bei mercoledì, oggi vi racconto il dolce cappuccino.

Il cappuccino, infatti, è per me è strettamente legato a quei mercoledì. Quando ero bambina, andare al mercato insieme alla nonna Esterina o alla mamma, era davvero una cosa bellissima. Quanto meno per la prima mezz’ora. In primavera o in estate, prendevamo la bicicletta ed andavamo fino in centro: non che il centro fosse davvero così lontano, ma vi assicuro che mi pareva un lungo e affascinante viaggio. Vento in faccia e sole sulla pelle, pedalavamo fino ai portici, dove lasciavamo le biciclette prima di proseguire a piedi. Ci fermavamo di bancarella in bancarella per fare la spesa della settimana: quella delle verdure, quella dei dolciumi, quelle dei vestiti, intervallate di tanto in tanto da soste per salutare le persone che, inevitabilmente, in una piccola cittadina si conoscono tutte. Dopo la prima mezz’ora, cominciavo a stancarmi: il sole si faceva più caldo, i ciottoli del Corso principale affaticavano le caviglie e mi mancava ancora qualche anno per raggiungere l’età in cui non si vorrebbe più uscire dalle bancarelle di abbigliamento. Il premio, alla fine di quello che ormai aveva tutta l’aria di un calvario, era la sosta al bar per prendere il cappuccino.

Il cappuccino con la nonna era qualcosa di magico: si poteva finalmente vederla seduta, rilassata; sarebbe stato così per una decina di minuti, certo, e comunque si sedeva sulla punta della sedia, pronta a ripartire senza sosta fino a sera. Eppure c’era qualcosa di insolito e allo stesso tempo stupendo nello star lì, sedute all’aperto, gustando un croissant e un cappuccino, osservando lo zucchero che lentamente affondava nella schiuma densa.

Ecco allora il dolce cappuccino, un dessert al cucchiaio, a metà tra un budino e una crema, che mi ha subito ingolosita non appena l’ho visto sull’ultimo numero di Cucina Moderna. Il dolce cappuccino è facile da fare, con ingredienti semplici, ed ha un sapore morbido e avvolgente.

Io ho fatto 4 porzioni, sperando, in cuor mio, che io e il Socio Liffo potessimo avere il dessert per due giorni… ma è inutile, l’abbiamo finito il giorno stesso. Il dolce cappuccino è stato quindi promosso a pieni voti: l’unico consiglio che posso darvi è di prepararne in abbondanza, perchè con ogni probabilità vi chiederanno il bis. Del resto, ad un cappuccino così magico, che porta il buon umore, chi potrebbe resistere? :-)

Dolce cappuccino

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dolce cappuccino

ingredienti | 4 porzioni

300 ml di latte intero
100 ml di panna fresca
100 ml di caffè (preferibilmente espresso)
70 g di zucchero
35 g di amido di mais
2 tuorli

per decorare
150 ml di panna fresca
50 g di cioccolato fondente
un cucchiaino di zucchero

procedimento

In un pentolino, preferibilmente con il fondo spesso, montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e omogeneo. Incorporare quindi l’amido, facendo attenzione ad evitare la formazione dei grumi, quindi unire gradualmente il caffè tiepido, 100 ml di panna fresca ed il latte tiepido.

Trasferire il pentolino sul fuoco e cuocere a fuoco medio basso, mescolando continuamente, portando gradualmente ad ebollizione; togliere quindi dal fuoco e versare il composto in coppette individuali. Coprire con la pellicola, lasciare raffreddare a temperatura ambiente e far rassodare in frigorifero per almeno 3 ore.

Poco prima di servire, montare la panna con il cucchiaino di zucchero e grattugiare il cioccolato con una grattugia a fori larghi. Con il cucchiaio inumidito, ricavare delle quenelles di panna e adagiarle nelle coppette, quindi cospargere con il cioccolato grattugiato e servire.

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Dolce cappuccino

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8 Comments on Dolce cappuccino al cucchiaio

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