Bruscitti e patate

Quando comincia a fare un po’ freddo, alla Lifferia, di tanto in tanto, si preparano bruscitti e patate. Se vi state chiedendo cosa sono i bruscitti, non temete: nemmeno io ne avevo idea fino ad alcuni anni fa.

I bruscitti (o meglio, bruscitt’, ossia briciole) altro non sono che un macinato di manzo, oggi reperibile con macinatura grossa, ma tradizionalmente sminuzzata a coltello, ed è un prodotto abbastanza diffuso nella zona dell’alta Lombardia, in particolare di Busto Arsizio, ma reperibile anche nelle zone limitrofe. Proprio di questa zona è Caterina, una donna in gamba che ho avuto il piacere di conoscere diversi anni fa, che mi spiegava come i bruscitti vengano utilizzati per preparare un piatto tipico della città: polenta e bruscitti; la polenta nel piatto circonda i bruscitti posti al centro, cioè la carne rosolata, e poi stufata con una lunga cottura nel vino. Ad ogni modo, affronteremo “polenta e bruscitti” in un’altra occasione.

Caterina, oltre al piatto tipico, cucinava anche bruscitti e patate, una portata meno laboriosa, più veloce e assolutamente perfetta per riscaldare le gelide sere d’inverno. E’ stata lei ad insegnarmi a preparare questo piatto che, con piacere, preparo sempre volentieri poichè è corroborante, semplice, facile da preparare ed anche economico. Cosa si potrebbe chiedere di più?

Naturalmente, per la preparazione di questo piatto sarebbe opportuno usare i bruscitti, tuttavia, poichè fuori dal Varesotto è improbabile trovarli, io li sostituisco con la carne macinata normale, purchè la macinatura non sia troppo fine. Passiamo quindi alla ricetta (alla quale ho apportato alcune modifiche per calzarla meglio sui miei gusti e la disponibilità della dispensa): vi tornerà utile nelle prossime fredde serate che ci attendono. :-)

Bruscitti e patate

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bruscitti e patate

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ingredienti | 3-4 persone

500 g di bruscitti (o macinato di manzo)
4 patate grandi
2 bicchieri di vino rosso (meglio se robusto)
mezzo bicchiere di passata di pomodoro*
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
una cipolla
uno spicchio d’aglio
sale, poco pepe

* Caterina usava un paio di cucchiaini di concentrato diluito in mezzo bicchiere d’acqua. Io non uso questo genere di prodotti, pertanto lo sostituisco con mezzo bicchiere di passata di pomodoro fatta in casa quest’estate, piuttosto densa e corposa. 

procedimento

In una pentola, preferibilmente in terracotta, scaldare l’olio con la cipolla tagliata in quattro spicchi e l’aglio pelato; quando l’olio sarà ben caldo, unire la carne e rosolarla a fiamma vivace, continuando a rimestarla, affinchè si sgrani in tante briciole. Quando la carne sarà ben rosolata ed avrà cambiato colore (da rosa a grigia), unire il vino e la passata di pomodoro, regolare di sale ed aggiungere un pizzico di pepe. Coprire e far stufare a fiamma bassa per almeno 30-40 minuti, mescolando un paio di volte.

Nel frattempo, pelare le patate e tagliarle a pezzi grandi, sciacquarle e unirle alla carne, mescolando bene, quindi proseguire la cottura per altri 30 minuti circa, o comunque fino a cottura delle patate. Una decina di minuti prima del termine della cottura, togliere il coperchio per far restringere i liquidi.

Servire ben caldo, accompagnando con fette di pane.

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Bruscitti e patate

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