Marzolino d’Etruria Fritto in Pastella

Quando elaboro una nuova ricetta o devo definire un menù mi pongo sempre la stessa domanda:”Che impronta voglio dare?”, “Quali emozioni e sensazioni voglio suscitare?”. Allora mi fermo a pensare, a riflettere su quali aspetti contano per me nella realizzazione di un piatto. Conta la tradizione perché le origini, l’infanzia, i ricordi per me hanno  molta valenza, sono una componente molto presente del mio quotidiano. Conta l’innovazione perché mi piace inventare, mi piace sperimentare nuovi sapori, nuovi accostamenti e conoscere ingredienti mai incontrati finora. Conta la rivisitazione perché a volte aggiungendo o sostituendo un aroma, una spezia, un componente si dà vita a qualcosa di conosciuto ma nuovo. Ecco perché quando ho aperto la box de Il Fiorino caseificio toscano contenente i formaggi premiati dalla giuria internazionale del World Cheese Award 2018 che si è svolto nel mese di novembre a Bergen in Norvegia, e sono stata avvolta da una ventata di profumo di pecorino, non ho avuto dubbi che la prima ricetta l’avrei dedicata alla tradizione. Da piccola, a casa mia in Abruzzo, tra i tanti animali della fattoria avevamo anche le pecore ed il formaggio era buonissimo. Ricordo ancora il profumo del latte appena bollito, l’aggiunta del caglio  come fosse un tesoro prezioso e la manualità nel dare la forma con le fuscelle. E poi l’attesa: il tempo della stagionatura, del riposo dove il formaggio si doveva coccolare girandolo con cura controllando che la temperatura fosse giusta. Avevamo un baule in legno massiccio che era lo scrigno dei pecorini più vecchi, più secchi, i più pregiati. Grazie al Caseificio Il Fiorino ho ripercorso tutta la mia infanzia perché leggendo la storia di questa azienda ho trovato tanto che sa di famiglia con la F maiuscola, di tradizioni tramandate e soprattutto di tanta volontà per mantenerle vive nel tempo valorizzando un territorio, la Maremma, intrinseco di usanze e di folclore. Da quando a casa mia non si produce più il pecorino io non ho più mangiato il formaggio fritto tradizionale abruzzese perché non basta semplicemente un pecorino per ottenere il giusto risultato, ma ci vuole il pecorino con un gusto persistente ma allo stesso tempo dolce, con una struttura compatta ma è indispensabile che sia anche morbida e leggermente cremosa. Questo formaggio è il Marzolino D’Etruria prodotto con il latte ovino crudo di Maremma e il caglio vegetale maturato per 15-25 giorni in cella. Vincitore di premi come il World Cheese Award Silver 2016-17 e l’International Cheese Awards Bronze 2015. Seguimi in cucina per scoprire insieme a me la ricetta del formaggio Marzolino d’Etruria fritto in pastella.

  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni4 persone circa 8 pezzi
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per la Pastella

  • 150 gFarina (per fritture)
  • 150 gAcqua gassata (molto fredda)
  • 1Uovo
  • pizzichiSale

Preparazione

  1. Preparare il formaggio fritto Marzolino d’Etruria in pastella è molto facile e veloce.

    Basta seguire semplici accortezze per ottenere una pastella molto leggera, croccante e gonfia con un ripieno cremoso e filante.

    Per prima cosa assicurati che l’acqua gassata sia molto fredda, altrimenti mettila in freezer per almeno un quarto d’ora.

    Per quanto riguarda la farina ti consiglio di usare la farina  che nella confezione riporta l’uso consigliato per la frittura poiché è un mix di farine poco raffinate con l’aggiunta di farina di riso che rende la pastella molto leggera.

    Taglia il formaggio Marzolino a fettine spesse circa 1 centimetro, taglia la crosta poiché non è edibile.

    Infarina leggermente le fette di formaggio. In una ciotola sbatti il tuorlo con un pizzico di sale, aggiungi man mano la farina e l’acqua gassata molto fredda mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi.

    Nel frattempo metti a scaldare l’olio di semi di arachidi in una pentola dai bordi alti. Se hai un termometro da cucina controlla che la temperatura dell’olio di arachidi arrivi a 180° altrimenti fai la prova tuffando un pizzico di pastella.

    Se forma subito delle bollicine e torna in superficie significa che l’olio è pronto. Immergi le fettine di Marzolino d’Etruria nella pastella, scolalo e immergilo nell’olio bollente abbassando la fiamma.

    Abbi cura di cuocere pochi pezzi per volta. Vedrai che si gonfieranno immediatamente tornando in superficie, girali sui due lati finché non saranno dorati. Aiutandoti con una schiumarola scola il formaggio fritto Marzolino D’Etruria in pastella su carta assorbente e servi subito in tavola. Grazie di aver scelto di preparare questa ricetta tradizionale insieme a me.

    Con il “Marzolino D’Etruria fritto in pastella” partecipo al contest: “Il Fiorino: le tue idee in cucina, il tuo blog” promosso da Il Caseificio Il Fiorino in collaborazione con AIFB. Un ringraziamento speciale va al Caseificio Il Fiorino per avermi donato una box piena non solo di meravigliosi formaggi ma anche di bellissimi ricordi e all’ Associazione Italiana Food Blogger per avermi dato questa opportunità riponendo in me tanta fiducia.

Note

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