LA PITTA N’CHIUSA

Oggi vi presento la PITTA N’CHIUSA o anche detta pitta m’pigliata, un dolce ricchissimo e molto molto dolce tipico della tradizione calabrese! Il dolce viene preparato soprattutto in occasione delle festività natalizie ma è così buone che va bene in ogni occasione!

La grande quantità di ingredienti che lo compongono, tra i quali in primis il vino, le spezie e la frutta secca, conferiscono alla Pitta n’chiusa un gusto molto deciso, ammorbidito però dalla dolcezza del miele. Il dolce si presenta come una torta formata da tante piccole roselline di pasta.

Mangio questo dolce da quando sono bambina e ora che ho la ricetta della mia cara nonnina ho deciso di provare a realizzarla. La procedura necessaria per la sua realizzazione non è affatto semplice ne veloce ma il risultato finale vi lascerà davvero soddisfatti.

Passiamo subito agli INGREDIENTI (per realizzare 2 pitta n’chiuse di media grandezza):

  • 500 gr di farina di grano duro
  • 1 bicchiere di olio evo
  • 250 gr di miele
  • 2 bicchieri di vino (metà bianco e metà rosso)
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato per il ripieno e tre cucchiai per l’impasto
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
  • 200 gr di gherigli di noce
  • 200 gr di mandorle
  • 150-200 gr di uvetta passa
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 1 pizzico di sale

PROCEDURA:

  1. Iniziare mettendo in ammollo l’uva passa in acqua bollente per circa 10 minuti, quindi scoliamola, strizziamola e asciughiamola con un canovaccio pulito.
  2. Inserire in un contenitore l’uvetta, le noci e le mandorle tritate grossolanamente con il coltello, lo zucchero, la cannella e il garofano e mescoliamo.
  3. Sciogliere il miele al microonde fino a renderlo più fluido e versare sul composto di frutta secca e mescolare per bene.
  4. A questo punto è possibile preparare la pasta della nostra Pitta n’chiusa: iniziare  scaldando nel microonde o sui fornelli l’olio unito al vino.
  5. inserire nel mixer la farina, il composto di olio e vino, il lievito di birra sciolto in pochissima acqua, lo zucchero ed un pizzico di sale. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Diamo forma alla nostra Pitta n’chiusa:

  1. Prelevare circa 1/3 dell’impasto e dare vita con l’aiuto di un mattarello ad una sfoglia rotonda (circa 25 cm) che costituirà la base del nostro dolce.
  2. Ora realizzate tante strisce di pasta della lunghezza di circa 30 cm e dell’altezza di 7 cm circa. Ogni striscia dovrà essere passata nella macchina sfogliatrice procedendo dalla laminazione più larga a quella più stretta fino ad arrivare al livello 5.
  3. Una volta realizzate tutte le strisce regolarizzare i bordi con l’aiuto di una rotella o di un coltello, spennellare la superficie di olio evo e cospargerla di un abbondante strato di zucchero. A questo punto coprire la superficie con abbondante ripieno. 
  4. Chiudere ogni striscia di pasta a metà, cercando di non far fuoriuscire il ripieno, e arrotolarla su stessa dandole la classicha forma di una rosa.
  5. Posizionare le roselline una affianco all’altra, a forma di fiore, sul disco di pasta precedentemente realizzato. Sollevare i bordi del disco e chiuderlo con un filo di spago.
  6. Lasciare riposare le pitta n’chiuse per un giorno coperte con un canovaccio in un luogo asciutto. 
  7. Infornare a 150 gradi per circa 60 minuti. La pitta n’chiusa dovrà risultare ben dorata.
  8. servire una volta raffreddata.