Ieri sera, per il pranzo di oggi ho preparato l’amaranto al pesto con frutta secca, ma prima di descrivervi la ricetta, cerchiamo di capire cos’è questo alimento.
Non facendo parte delle Graminacee non è un cereale, come non lo sono grano saraceno, quinoa (di cui vi ho già parlato quando ho preparato l’insalata di bulgur e quinoa), sago e manioca. Ricco di proteine, fino al 16%, con elevato valore biologico, l’amaranto, rispetto ai cereali, contiene il doppio di lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Ha un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro. Grazie inoltre all’elevato contenuto di fibre, ha un effetto positivo sulla digestione e sul ricambio. Essendo privo di glutine è indicato per l’alimentazione di chi è affetto da morbo celiaco, o ha problemi intestinali, ma anche ai bambini nel periodo dello svezzamento. È convenientemente usato spesso come base per le pappe dei bambini o come ingrediente pregiato di minestroni di verdura per convalescenti ed anziani. Originario dell’America centrale, coltivato sin dall’antichità, attualmente, l’amaranto viene coltivato a scopo commerciale in Messico, Sud America, Stati Uniti, Cina, Polonia ed Austria, ma si stanno effettuando anche dei test nella pianura padana.
Ingredienti
gr. 250 semi di amaranto
gr. 150 pesto
1 grosso peperone
12 pomodorini
gr. 40 pinoli
gr. 50 mandorle pulite e spellate
sale q.b.
olio q.b.
foglie di basilico per decorare
Preparazione
- Prima di iniziare, procuratevi un colino a rete molto fitta, altrimenti dovete foderare con del lino sottile un colino tradizionale, l’amaranto da crudo ha queste dimensioni (°) si proprio quel pallino, anzi più piccolo a me sembrava sabbiolina, da cotto non è molto più grande. Ora dopo esserci procurato il necessario passiamo alla preparazione.
- Per prima cosa arrostite il peperone su una piastra, mettetelo in un sacchetto per congelare, lasciatelo raffreddare, poi spellatelo, privatelo del torsolo, dei semi e dei filamenti interni e riducetelo a cubetti; conditelo con sale e olio
- lessate l’amaranto secondo le istruzioni riportate sulla confezione, scolatelo e conditelo con il pesto e mettetelo da parte a raffreddare
- tagliate a cubetti i pomodori e condite anch’essi con sale e poco olio
- tostate le mandorle e i pinoli
- tagliate le mandorle a filetti, tranne alcune per la decorazione
- a questo punto unite tutti gli ingredienti e rimescolate
- prendete degli stampi ungeteli con dell’olio e riempiteli sino al’orlo, battendoli un po’ per evitare che rimangano dei vuoti
- mettete a riposare in frigorifero
- al momento di servire, rovesciateli nei piatti, dove avrete messo delle foglie di basilico, guarniteli sulla sommità con mezzo cucchiaino di pesto ed una mandorla, volendo potete mettere nel piatto come decorazione altre mandorle e pinoli.
- Naturalmente ai vegani consiglio di sostituire il pesto tradizionale con altro non contenente proteine animali.
Ho letto la ricetta compresa di descrizione tutta d’un fiato 🙂 Bravissimaaaa !! Mi piace 🙂
Non ho mai utilizzato i semi di amaranto..dovrò prenderci un po di confidenza !!! Ma quante proprietà benefiche che possiede !!! Mi piace ancora di più 🙂 Complimenti una ricetta che merita un bel voto 🙂