Anguria cocomero o mellone

ANGURIA COCOMERO O MELLONE, paese che vai nome che trovi, ma il frutto non cambia, è lui! Il protagonista indiscusso della stagione estiva! Dalle qualità depurative e dissetanti, apporta alle nostre tavole colore e sapore ed assicura al nostro palato freschezza e bontà!

Una cara fan mi ha fatto notare che avevo dimenticato il famoso “Cetrone”! E si in Abruzzo lo chiamiamo così! E nel resto delle regioni? Clicca QUI per scoprirlo!

Anguria cocomero o mellone

Anguria cocomero o mellone

Anguria cocomero o mellone: tutto il gusto dell’estate!

Quante volte vi è capitato di tagliare un’anguria e di trovarla immangiabile? E vi siete mai chiesti come fare per sceglierla dolce, gustosa e fragrante? 

Da piccola ricordo che il mio papà sceglieva l’anguria dando dei colpetti con la mano sulla superficie del frutto, ed io, divertita, rispondevo “avanti!”, mentre Il “suono vuoto” del tocco indicava che l’anguria era matura al punto giusto e pronta per essere acquistata.

Oltre al vecchio metodo della pacca, altri trucchi ci possono aiutare a individuare la nostra anguria perfetta, scopriamone qualcuno insieme:

  • La buccia deve presentarsi di colore verde brillante, omogenea, senza ammaccature, screzi, tagli o protuberanze per scongiurare un frutto troppo maturo e immangiabile o al contrario acerbo e insapore.
  • Le striature devono essere equidistanti tra loro e tendono ad un colore giallastro.
  • Il picciolo (o penducolo)  deve essere verde, diversamente, se è secco, o se da esso fuoriesce del succo, vuol dire che l’anguria è vecchia e sfatta.
  • Ma quale anguria scegliere se, a parità di dimensioni, una delle due pesa di più? Semplice! Quella con il peso maggiore: contiene più acqua quindi è più fresca di raccolta!
  • La scelta di una buona anguria, in vendita già affettata, è più semplice. Se vi assicurate che la polpa sia di un bel rosso brillante, con i semi scuri tendenti al nero, allora il risultato è garantito!
  • A tutto ciò aggiungerei che, per gustare un’ottima anguria, è buona pratica acquistarla solo nel periodo di maturazione che va da giugno a settembre.

Mettendo insieme tutti questi accorgimenti avrete sulle vostre tavole sempre un frutto dalle numerose proprietà benefiche. Ottimo dissetante, depurativo, diuretico, ricco di fibre, vitamine, sali minerali e licopene, povero di calorie e con un alto potere saziante. Se mangiata in quantità generose, l’anguria può risultare indigesta per via della grossa quantità di acqua in essa contenuta ma anche per  l’abitudine di mangiarla molto fredda. Per questo motivo se ne consiglia sempre un consumo equilibrato. QUI  per voi una ricetta rinfrescante.

Anguria cocomero o mellone: Come va conservata l’anguria?

  • L’anguria si conserva in frigorifero, ad una temperatura di 4° – 5°, ricoperta con pellicola trasparente, se è già aperta.
  • E’ consigliabile tagliarla al momento del consumo, per evitare il facile deperimento che la rende sgradevole al gusto.

Come si serve l’anguria?

Dopo averne eliminato le estremità, l’anguria può essere tagliata a fette, a spicchi o a cubetti e servita in vassoio o nel piatto singolo di ogni commensale. Una bella idea è quella di utilizzare lo scavino per ricavare delle palline da servire nei cocktail insieme al ghiaccio. Frullata senza semi e filtrata con l’aggiunta, volendo, di succo di lime o altri tipi di frutta,  diventa un ottima bevanda dissetante da servire fresca.

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Metti nel boccale i pezzi di anguria (3/4 cm) senza semi. Aziona gradualmente fino ad arrivare a velocità 10. Se vuoi puoi filtrare con il cestello oppure servire subito con pezzi di ghiaccio. Si può aggiungere del succo di lime o altri tipi di frutta durante la preparazione.

Correzioni bozze a cura di Nina Linardi.

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