Il risotto con i carciofi è gustoso da servire come primo piatto, in cui il riso mette bene in risalto il sapore unico dei carciofi. Un piatto tipico del periodo autunnale e invernale, quando i carciofi sono nel pieno del loro sapore e li troviamo freschi e a buon prezzo. Si prepara con pochissimi ingredienti e molto velocemente. Si può infatti decidere di prepararlo anche all’ultimo minuto. Potete mantecarlo con poco burro o anche solo olio extra vergine di oliva per rimanere leggeri e non servirlo proprio bollente. “Il carciofo è fondamentale per mantenere la salute del fegato”, è inoltre ricco di vitamine del gruppo A,B,C, sali minerali. ferro e potassio.
Un trucco per riconoscere subito un carciofo fresco, dopo aver indossato gli appositi guanti alimentari, è quello di tastare il carciofo premendolo leggermente tra pollice e indice. Se risulta molliccio non è fresco; al contrario se vi risulta sodo è fresco. Un buon carciofo deve avere le foglie esterne verdi scure mentre quelle interne devono essere di colore chiaro; la sua punta deve apparire ben chiusa e il gambo deve essere privo di ammaccature o difetti evidenti. Se volete dare un tocco in più al sapore di questo piatto, provate una grattata di scorza di limone prima di servirlo.
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Porzioni2
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti per il risotto con i carciofi
- 3carciofi
- 1 lbrodo vegetale (fatto con carota sedano e cipolla)
- 1scalogno
- 180 griso Carnaroli
- q.b.prezzemolo tritato
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- 1burro (noce per mantecare)
- 30 gparmigiano Reggiano DOP (per mantecare)
- 1/2 bicchierevino bianco secco
Strumenti
- Pentolino
- Casseruola
Preparazione del risotto con i carciofi
Come prima cosa preparare un brodo vegetale con carota sedano e cipolla e con un pizzico di sale.
Occorre prima di tutto eliminare le punte spinose tagliando l’ortaggio a circa 2 terzi di altezza. Poi piegate il gambo all’indietro per staccarlo dalla base eliminando così anche le parti filamentose.
Afferrate il carciofo dalla parte tagliata e con l’altra mano staccate, una ad una, le foglie esterne più dure e coriacee, fino ad arrivare alla parte centrale del carciofo più tenera, il cosiddetto “cuore”. Togliere la barbetta interna. Buttate subito in una ciotola con acqua e limone per evitare che si ossidino.
Scaldare 3 cucchiai d’olio evo in una casseruola a fondo pesante, unire lo scalogno tritato e i carciofi e fate dolcemente soffriggere il tutto per una decina minuti. Regolate di sale e pepe.
Quando i cuori di carciofo si saranno ammorbiditi, aggiungete il riso e tostatelo.
Sfumare con il vino bianco e lasciate evaporare la parte alcolica.
Iniziate la cottura del risotto coprendolo con il brodo vegetale (fatto precedentemente tenuto caldo).
Aggiungere il brodo volta in volta durante la cottura, facendo attenzione a che il riso non rimanga mai asciutto.
Quando il risotto di carciofi è quasi pronto, spegnere sotto il fuoco e aggiungere il burro freddo a pezzettini, il parmigiano grattugiato e il prezzemolo tritato finemente. Mantecare bene e lo si lascia riposare per 1 min.
Impiattate e decorate con il prezzemolo tritato e se vi piace una grattata di buccia di limone.
Buon appetito
Consigli
Se scegliete di utilizzare i cuori di carciofo surgelati, è importante scongelarli prima dell’uso (potete lasciarci in frigorifero dalla sera prima e prepararli il giorno dopo).
Una volta puliti i carciofi tendono ad ossidarsi velocemente, assumendo un caratteristico colore scuro. Per questo bisogna tuffarli subito in acqua fredda acidulata con del limone. Per evitare che i carciofi inizino ad annerirsi già durante la pulizia, bisognerà strofinare un po’ di succo anche sulle mani.
Bisogna avere molta pazienza e mescolare spesso il risotto, facendo attenzione a riportare al loro posto tutti i chicchi che si attaccano alle pareti della pentola. Si manteca lontano dal fuoco, con una noce di burro freddo insieme a una generosa dose di parmigiano reggiano. Far riposare il risotto un paio di minuti, il tempo giusto perché si sprigioni tutta la cremosità tipica del risotto.