Brioche allo yogurt

Brioche allo yogurt

Soffici, profumate e golose arrivano le brioche allo yogurt a colazione da gustare semplicemente così al naturale tuffate nel latte o da arricchire con la marmellata, con la crema di nocciole o la crema pasticcera. E se potete gustate le brioche allo yogurt tiepide perché sono troppo buone! La ricetta è tratta dal libro “Soffice soffice” di Morena Roana.

Brioche allo yogurt Cucina vista mare

Ingredienti per 15 brioche

250 gr di farina manitoba

200 gr di farina 00

120 gr di zucchero

15 gr di lievito di birra fresco

2 uova

1 tuorlo

10 ml di olio extravergine d’oliva

120 gr di yogurt bianco

30 ml di latte

1 cucchiaino di sale

1 limone

Mescolare e setacciare le farine. Sciogliere il lievito nel latte e aggiungere tanta farina quanto basta per ottenere una crema: coprire e far lievitare fino a che non gonfia. Grattugiare la buccia del limone e aggiungerla allo zucchero. Quando il lievitino sarà pronto unire le uova una alla volta alternando con un cucchiaio di farina e un po’ di zucchero e mescolando. Poi aggiungere lo yogurt e tutta la farina rimasta. Unire anche il sale e impastare fino ad incordare l’impasto. A questo punto aggiungere l’olio a filo. Impastare bene per ottenere un panetto ben incordato. Formare una palla, sistemarla per in una ciotola ben oliata, coprire con la pellicola e lasciar lievitare fino al raddoppio. Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro, dividerlo in quindici parti e formare delle palline. Sistemarle sulle teglie rivestite con la carta forno, coprirle e lasciarle lievitare fino al raddoppio. Spennellare le brioche con l’uovo sbattuto con un cucchiaio di latte e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 12 minuti. Sfornare e far raffreddare le brioche sulla gratella.

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4 Risposte a “Brioche allo yogurt”

  1. Ciao! Scusa, quanto latte? E una domanda, non riesco a capire se la manitoba è buona come farina o no… mi pare di capire che ormai te ne intendi non poco. Si sentono molte critiche ma tutti la usiamo. Cosa ne pensi?

    1. Grazie per avermi fatto notare che mancava il latte tra gli ingredienti- E’ stata una svista nella battitura dell’articolo. Per quanto riguarda le farine puoi leggere questo post http://blog.giallozafferano.it/cucinavistamare/come-riconoscere-e-scegliere-le-farine/
      Manitoba è il nome dato ad alcuni grani provenienti dal Canada utilizzati per rinforzare le farine deboli. Ma non esistono solo grani canadesi che permettono di ottenere farine forti. Anche in Italia e in Europa abbiamo una produzione di grani forti. In genere la Manitoba non è apprezzata poichè arriva da lontano il che richiede dispendio di energie dannose per l’ambiente. Io in genere uso una farina con indice w350 ma sulla confezione non ho trovato indicazioni di provenienza del grano. L’azienda è comunque italiana. A volte scrivo nelle indicazioni farina manitoba perché è facilmente reperibile al supermercato. Mentre la w350 non si trova dappertutto. Nel post che ti ho linkato trovi tutte le spiegazioni in merito.

      1. No, no, lo avevo letto tempo fa, interessantissimo, anche perché sintetico ma esauriente. Proprio perché parlavi di grani canadesi e americani, non sapevo che anche in Italia ci fosse l’equivalente. Farò “ricerca di mercato”…è difficile trovarle al supermercato, come indicavi tu, neanche la forza in “W” viene indicata, quindi guardo le proteine.
        Grazie, un saluto

        1. Anch’io sto ancora cercando farine di forza con l’indicazione precisa della provenienza del grano. Online mi sono imbattuta in alcune aziende che si servono di grani italiani ma non sono ancora riuscita a reperirle sul mercato. Comunque te lo posso confermare una produzione italiana anche se piccola di grani forti c’è. A presto!

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