L’evento è risultato uno dei più spettacolari della capitale in ambito food, sia per la qualità della cornice che per la varietà e il valore dei contenuti proposti, vero momento di attrazione anche per turisti italiani e stranieri. Ho avuto il piacere di partecipare come stampa quindi ho potuto accedere prima del pubblico e godermi con tranquillità la mia passeggiata tra gli stands.
Per chi ama il cibo, il vino e tutto quanto ruota intorno, è stato un vero festival. Ben 4 giorni per assistere a cooking show, frequentare mini corsi di cucina, assaporare piatti di chef stellati, assaggiare vini pregiati ed unici, imparare nuove tecniche, usare attrezzature e materiali innovativi, imparare cos’è un menù sostenibile, vedere all’opera migliori pasticceri, panettieri, pizzaioli che hanno svelato i segreti per un impasto a regola d’arte e ricette perfette.Tante aziende hanno presentato i loro prodotti di altissima qualità e ho potuto avere l’ennesima conferma che abbiamo un territorio meraviglioso, tanti imprenditori e artigiani che andrebbero sostenuti nel loro lavoro.
Sono stata molto felice di poter partecipare al cooking show/laboratorio dello chef Angelo Troiani del ristorante “Il Convivio” e direttore di Coquis, l’Ateneo Italiano della cucina. Con lui abbiamo impastato il suo leggendario spagolino, un po’ spaghetto e un po’ tagliolino, una grande idea per rinnovare la classica pasta all’uovo del quale viene usato solo l’albume. Fantastico il suo “Spagolino con porcini trifolati, more e parmigiano di uovo di quaglia al pino silvestre” (vedi ricetta allegata)
E’ stato emozionante ritrovare Francesco Apreda del quale già avevo avuto modo di apprezzare la cucina all’Imago dell’Hassler. Ho chiesto gli autografi come un’adolescente! Devo ammetterlo! E poi i miei amati personaggi televisivi come Chef Rubio (Unti e bisunti) e Chef Hirohiko Shoda (Ciao, sono Hiro).
Che dire poi della gioia di incontrare dei personaggi mitici come Heinz Beck che serviva lui stesso i piatti con molta soddisfazione nel vedere i nostri visi compiaciuti, gioviale e disponibile alle nostre domande, paziente quando gli abbiamo chiesto di fare delle foto. Un grande! Il menù presentato da La pergola dell’Hilton era spettacolare tanto che ho preso due volte la “Ricciola marinata allo yuzu e lemongrass su guacamole”.
Dopo aver mangiato il “Paninetto ai broccoletti con scaloppa di Fois, cipolle di tropea caramellate, maionese di fichi e zenzero, tartufo estivo” del ristorante Giuda Ballerino…ho chiesto l’autografo anche allo chef Andrea Fusco!
Con ogni piatto l’enoteca Trimani ha suggerito un calice di vino in abbinamento e ho potuto apprezzare delle vere rarità. Quello che mi è rimasto più in mente è stato uno champagne che mi ha offerto la mia tutor sommelier Federica Christine Marzoli, un Jean Plener Fils, gran cru, un rosè di Pinot Nero. Veramente strepitoso!
Non mancherò certo il prossimo appuntamento!
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Spagolino de ‘Il convivio’ con porcini trifolati, more e parmigiano di uovo di quaglia al pino silvestre
Pasta per spagolino ( 1 kg di pasta)
Gr 600 farina 00 biologica Molino Marino
Gr 400 farina di semola biologica Bongiovanni
80 gr olio extravergine di oliva
20 gr acqua
Mettere gli ingredienti nella planetaria e lasciar riposare l’impasto in frigo per 2 ore, coperto con la pellicola. Fare una sfoglia di 2 mm e tagliare gli spagolini.
Ingredienti per il condimento ( per 4 pax)
Pasta gr 400
Porcini gr 160
More gr 20
Uovo di quaglia 4 tuorli sodi da grattugiare
Essenza di pino silvestre (1 goccia)
Procedimento
tagliare finemente i porcini e saltarli in una padella con aglio e olio, aggiustare di sale e pepe.
Cuocere la pasta in abbondante acqua saltata e scolare al dente, completare la cottura insieme ai porcini aggiungendo l’essenza di pino silvestre.
Frullare le more con un minipimer, passare al setaccio e tenere da parte la salsa.
Impiattamento
Con un pennello da cucina mettere la salsa di more sul piatto, sistemare la pasta al centro e completare grattugiando il tuorlo.
In alternativa, guarnire la pasta con i porcini crudi tagliati a julienne.